08/06/2021 – Duro colpo alla criminalità organizzata di Napoli da parte delle forze dell’ordine. All’alba di questa mattina, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e la Questura di Napoli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea hanno applicato 31 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, accusate di appartenere o di aver favorito il clan Amato-Pagano, tra i più potenti di Napoli, che ha la sua roccaforte nel quartiere Scampia e gestisce il mercato all’ingrosso della cocaina nell’intera area nord di Napoli e delle estorsioni nei comuni di Melito, Mugnano, Casavatore e Arzano.
31 arresti
Tra questi 22 sono stati portati in carcere e 9 agli arresti domiciliari. Gli indagati sono gravemente indiziati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, intestazione fittizia di beni, traffico di stupefacenti, aggravati dal “metodo mafioso”. Contestualmente, sono in corso, tra Campania, Molise ed Emilia Romagna, sequestri di beni immobili, società e denaro contante per un valore di oltre 25 milioni di euro.
Le estorsioni
Gli indagati sarebbero coinvolti in una massiccia e capillare attività estorsiva, in particolare nei confronti di operatori commerciali del Comune di Melito: circa 500 negozi ogni anno, tra cui i remunerativi servizi delle onoranze funebri. Gli investigatori hanno scoperto una particolare forma di estorsione, che si aggiungeva a quella “classica” delle “rate annuali”. I commercianti ricevevano da parte di una ditta compiacente la fattura di un ipotetico acquisto presso l’attività commerciale con l’importo della somma estorta, in modo che le vittime avessero la possibilità di “scaricarla” per risparmiare sulle tasse. Lo scopo era rendere più accettabile l’imposizione, mentre la ditta girava immediatamente i soldi al clan. – [Continua su FONTE]