23/06/2020 – Paolo Tancredi, ex deputato di Ncd svela un retroscena importante relativo al caso Palamara, che ha travolto la magistratura. L’ex deputato racconta – a La Verità – l’iter di un emendamento da lui firmato sulle carriere dei pm, voluto dal Csm e finito nella Finanziaria, durante il governo Gentiloni. “La Casellati mi disse che sarebbe arrivato un biglietto – spiega Tancredi – me lo portò un funzionario della Camera, poi andò tutto da solo fino al voto. La norma – spiega – serviva per i consiglieri del Csm, gli permetteva di gareggiare subito per posti direttivi non appena lasciato Palazzo dei marescialli. Io firmai un emendamento sulla giustizia per me inammissibile, ma passò senza impedimenti. Francesco Boccia, che era all’epoca dei fatti presidente della commissione giustizia, diede parere favorevole, lo stesso fece il viceministro Morando. Mi stupì questa cosa e capii che era una cosa portata, perchè il passaggio fu veloce e la mia era stata una condivisione quasi episodica”. – [Continua su: FONTE]
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