Dieselgate, arrestato Stadler amministratore delegato Audi: Il direttore vendite Schot potrebbe prendere il suo posto

BERLINO 19/06/2018 – Arrestato il ceo di Audi. L’amministratore delegato del marchio che fa parte del gruppo Volkswagen , Rupert Stadler, è stato fermato dalle autorità tedesche nell’ambito dell’inchiesta sul dieselgate, lo scandalo sulla falsificazione delle emissioni di vetture munite di motore diesel. L’annuncio è stato dato dalla stessa procura tedesca.

Secondo quanto comunicato dai magistrati, l’arresto è motivato dal rischio di occultamento delle prove: è accusato di frode, dichiarazioni false e omissioni. Soltanto una settimana fa la procura di Monaco II aveva disposto perquisizioni nelle abitazioni private e negli uffici personali del ceo e di un altro membro del board.

A entrambi, infatti, sono contestati il reato di frode e di aver contribuito all’emissione di certificati falsi. Ma nel corso delle indagini sul dieselgate le autorità tedesche avevano già fatto irruzione nelle case e negli uffici dei dipendenti Audi in Germania a febbraio, marzo e aprile, compresa la sede centrale a Ingoldstadt. È invece di inizio giugno il richiamo di circa 60mila Audi A6 e A7 da parte dell’Agenzia federale dell’automobile (Kba).

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Ma i guai giudiziari del gruppo, come ricorda Un provvedimento diventato necessario dopo la scoperta nei veicoli di un “software illegale” in grado di distorcere i livelli di emissione di gas inquinanti. I filoni di indagine da parte di diverse procure spaziano da frode a manipolazione delle quotazioni in borsa a pubblicità ingannevole e oltre al marchio Audi sfiorano anche Porsche, sempre nella galassia Volkswagen , e Daimler Mercedes.

Audi ha già confermato la messa in stato di arresto. “Confermiamo che Stadler è stato arrestato in via preliminare”, ha dichiarato il portavoce della casa automobilistica tedesca. Un portavoce di Porsche Se, la società che controlla Volkswagen e Audi, ha affermato che l’arresto di Stadler sarà discusso in una riunione del consiglio di vigilanza della società oggi stesso.

Stadler è stato Cfo di Audi per quattro anni prima di diventare amministratore delegato nel 2007. Era molto vicino all’ex presidente di Volkswagen , Ferdinand Piech, estromesso dalla società nel 2015. Volkswagen non si è limitata a difenderlo ma l’anno scorso ha esteso di altri 5 anni il suo contratto e ha ampliato le sue responsabilità. Lui ha sempre sostenuto di non sapere nulla delle scandalo.


Media, direttore vendite verso direzione Audi
Di riflesso alla notizia alla borsa di Francoforte il titolo del gruppo Volkswagen ha accelerato al ribasso, ora perde l’1,85% e scivola a quota 158,04 euro. Il gruppo automobilistico tedesco è sotto indagine dal 2015 da parte della procura di Monaco di Baviera, oltre che dalle autorità di diversi Paesi, per lo scandalo dieselgate. La scorsa settimana Volkswagen ha accettato di pagare, riconoscendo la propria responsabilità, la sanzione di 1 miliardo di euro decisa dalla procura di Stato di Braunschweig.

Tuttavia i guai giudiziari del gruppo coinvolgono non solo la Germania, ma altri 55 Paesi e comprendono anche la manipolazione del mercato azionario. Complessivamente il gruppo ha dovuto accantonare 27 miliardi di euro per fare fronte alle sanzioni, al riacquisto di azioni e ai costi. Attualmente sono sotto inchiesta l’ex amministratore delegato di Volkswagen , Martin Winterkorn, e il suo successore, Martin Muller, oltre che l’attuale capo del consiglio di sorveglianza, Hans Dieter Poetsch, e l’attuale ceo, Herbert Diess. – MILANO FINANZA
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