Abolizione finanziamento pubblico ai partiti. È un inganno a norma di legge
A tutti i cittadini italiani che non vogliono farsi prendere in giro: diffondete questa clamorosa notizia.
Ci stanno prendendo in giro, come scrive il senatore 5 Stelle Vito Crimi su Facebook. Oggi la propaganda mediatica sta facendo credere ai cittadini che il finanziamento pubblico ai partiti verrà abolito. Ecco la verità. Scrive Crimi:
Invito i giornalisti a leggere bene il ddl A.S. 1118 in discussione al Senato su abolizione finanziamento pubblico ai partiti. È un inganno a norma di legge
1) art.11 comma 2 detrazione imposta per erogazioni liberali ai partiti al 37% e 26 % quindi minori entrate, minori soldi nelle casse dello stato, quindi finanziamento pubblico indiretto
2) art.11 comma 3 detrazione di imposta pari al 75% spese per corsi formazione politica organizzati dai partiti quindi si apre un nuovo business: la formazione politica. Il partecipante che paga 1.000 alle casse del partito se ne troverà 750 rimborsati dallo stato sottoforma di credito di imposta, sempre soldi pubblici sono. Quindi se qualcuno vuol versare 250 di tasca sua al partito anzichè versarli direttamente si iscrive ad un corso che farà entrare nelle casse del partito 1.000 ma dei quali 250 li mette il contribuente il resto lo Stato.
3) art.12 comma 1 si può versare ai partiti il 2 per mille. Vorrei far presente che non sono soldi privati ma soldi pubblici, parte di quelle tasse già dovute, soldi che potrebbero essere destinati al sociale, alla scuola, alle imprese e invece sono versati ai partiti.
LEGGI: LETTA VUOTA IL SACCO SUI 5 STELLE
4) art. 12 comma 4. Al contributo del 2 per mille sono destinati:
7,75 milioni nel 2014
9,6 milioni nel 2015
27,7 milioni nel 2016
45,1 milioni dal 2017 in poi.
Quindi il fatto stesso che si devono iscrivere queste somme al bilancio e trovargli una copertura significa che sono soldi pubblici.
Ci stanno ingannando, stanno nuovamente cambiando nome e modalità ma sempre gli stessi soldi sono. Degli attuali 91 milioni annui, 45 milioni saranno destinati con il 2 per mille e la rimanenza servirà a coprire finanziamento dei corsi di formazione politica e le detrazioni di imposta per erogazioni liberali. A occhio e croce alle casse pubbliche costerà di più… (TzeTze.it)
“L’Italia è schiava dei banchieri ebrei” Polemica su Zunino
“Vogliamo le dimissioni del governo. Vogliamo la sovranità dell’Italia, oggi schiava dei banchieri, come i Rotschild: è curioso che 5 o 6 tra i più ricchi del mondo siano ebrei, ma è una cosa che devo approfondire.
Con Grillo mi incontrerei, i 5 Stelle sono persone perbene. Con Berlusconi mai, anche se le porcate peggiori da noi le ha fatte la sinistra”. Le dichiarazioni di Andrea Zunino, portavoce del “Movimento 9 dicembre”, hanno accesso la polemica infiammando la comunità ebraica. “Si alimenta dai più violenti e biechi stereotipi antisemiti per offendere non soltanto la memoria di milioni di individui che in nome dell’ideologia nazista trovarono la morte tra le più atroci sofferenze ma soprattutto l’intelligenza – ha commentato il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna – la coscienza democratica e la maturità di quella popolazione italiana le cui istanze si propone di rappresentare, evidentemente in modo inadeguato, nella strade e nelle piazze di tutto il paese”.
In una intervista a tutto campo rilasciata a Repubblica, Zunino rilancia la protesta che, da cinque giorni, sta immobilizzando l’Italia. Una protesta pacifica che vuole dar voce agli italiani messi in ginocchio da una politica fallimentare. L’obiettivo sono le dimissioni del governo e delle due Camere: “Ma non vogliamo una giunta militare, anzi: stiamo lanciando un appello per formare un tavolo di giuristi e costituzionalisti che ci aiutino a capire come può nascere un governo provvisorio di solidarietà. Non un governo tecnico, quello è lo strumento con cui la politica ha truffato la nostra gente”. Tuttavia, sono le sue parole contro gli ebrei a fomentare la polemica. Pur dicendo che Adolf Hitler “probabilmente era pazzo”, dice che aveva deciso di vendicarsi “con l’antisemitismo del voltafaccia dei suoi iniziali finanziatori americani”. In Italia, è il ragionamento di Zunino, starebbe succedendo la stessa cosa. “Oggi l’Italia è schiava dei banchieri come i Rotschild – ha spiegato – è curioso che cinque o sei tra i più ricchi del mondo sono ebrei, ma è una cosa che devo approfondire”.
Immediata la presa di posizione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) contro le parole del portavoce del movimento dei Forconi. Secondo Gattegna, “le deliranti affermazioni sull’Italia ‘schiava dei banchieri ebrei’ e le successive giustificazioni formulate da Zunino danno il senso di un disagio che si fa sempre più profondo e richiamano, senza alcun pudore e vergogna in chi le ha pronunciate, un periodo storico caratterizzato da morte, violenza, negazione dei diritti più elementari”. Secondo il numero uno dell’Ucei, Zunino “si alimenta dai più violenti e biechi stereotipi antisemiti per offendere non soltanto la memoria di milioni di individui che in nome dell’ideologia nazista trovarono la morte tra le più atroci sofferenze ma soprattutto l’intelligenza, la coscienza democratica e la maturità di quella popolazione italiana le cui istanze si propone di rappresentare, evidentemente in modo inadeguato, nella strade e nelle piazze di tutto il paese”. Sulla stessa linea anche il presidente della comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici: “Quelle parole sono la cartina di tornasole di una campagna di comunicazione che specula sul reale disagio di molte donne e uomini che nel nostro Paese non arrivano alla fine del mese, specula su chi un lavoro oggi non ce l’ha e specula su quei giovani che faticano a trovare speranze per il futuro”. Fonte
Modena, anche Povia tra i Forconi: “Uscire dall’euro, l’Ue ci distrugge”
C’era anche il cantante Giuseppe Povia assieme al movimento dei forconi, al casello di Modena Nord, ieri sera. “Ero a Modena per lavoro – racconta – e stavo andando a Bologna per una serata sulla sicurezza stradale “Maledetto sabato”, dal nome di un brano che ho scritto. Sono passato in macchina, ho tirato giù il finestrino e mi sono fermato a fare due chiacchere con loro sull’andazzo dell’Italia e sul fatto che bisognerebbe uscire dall’euro. Pienamente d’accordo naturalmente”.
Nello specifico, il cantante incoronato da Sanremo spiega: “L’Eurozona sta distruggendo l’Italia e svendendo le aziende più importanti. Spero che in futuro un governo vincente e con un pensiero superpartes (destra, sinistra o centro) abbia nel programma come primo punto assoluto l’uscita dall’euro e il ritorno alla moneta sovrana”. Povia precisa comunque di aver riscontrato “un clima tranquillo, un ottimo rapporto tra manifestanti e forze dell’ordine. I veri violenti sono altri – conclude – a Modena come in Italia”
di CATERINA GIUSBERTI Fonte
YouTube cresce più velocemente delle stime
Studio eMarketer: a fine 2013, ricavi pubblicitari a quota 5,6 miliardi di dollari, il 51% in più dell’anno prima. Il sito di video di Google batte Twitter.
YouTube sta crescendo a un passo più velcoe delle stime. Secondo uno studio firmato eMarketer, il sito di video del gruppo Google chiuderà l’anno in corso con ricavi derivanti da pubblicità pari a 5,6 miliardi di dollari, il 51% in più di quanto registrato nel 2012. Si tratta di un incremento percentuale migliore del 32% (a quota 4,7 miliardi) previsto da RBC Capital Markets.
Presupponendo che le stime di eMarketer siano corrette (Google non diffonde dati societari su YouTube), il sito di video avrebbe una dimensione nove volte maggiore di quella di Twitter in termini di ricavi. Gli analisti si aspettano infatti che il sito di microblogging chiuda il 2013 con ricavi da 640 milioni di dollari.
Va detto che YouTube non trattiene tutti gli introiti da pubblicità generati sulle sue pagine web. Parte di essi vanno a partner e creatori di contenuti. eMarketer comunque prevede che, una volta pagate parti terze, i ricavi netti si attestino a 1,96 miliardi di dollari ossia l’1,7% di tutte le spese globali in campagne promozionali. Si tratta di una quota di mercato più ampia di quelle di Twitter, Aol e la radio su Internet Pandora.
YouTube, acquisito da Google nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari, vanta oltre un miliardo di visitatori al mese ed attrae circa il 20% di tutti gli investimenti in pubblicità nel mercato dei video online negli Stati Uniti. Fonte di Stefania Spatti
Reati fiscali, arrestato mister Trony Accusato di maxi evasione di Iva
Non ci sono paragoni, recita il noto “claim” aziendale. Invece i magistrati hanno fatto il loro paragone: nel senso che è stato deciso di adottare la misura dell’arresto per l’evasione fiscale da oltre 10 milioni di euro di cui è accusato l’amministratore e legale rappresentante della società Gruppo Edom, il 47enne Alessandro Febbraretti, che gestisce il marchio Trony (negozi di elettrodomestici) a Roma grazie ad una holding di 14 controllate.
L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del tribunale, Giulia Proto, su richiesta del pm Stefano Rocco Fava. Solo che l’indagine, iniziata un anno fa. non si è ancora conclusa e potrebbe determinare un danno erariale superiore: intorno ai 20 milioni di euro. Una serie di anomalie nei bilanci delle società riconducibili a Febbraretti aveva messo in allarme i dipendenti dell’Ufficio anti-frodi dell’Agenzia delle Entrate.
I controlli, che hanno riguardato il biennio 2009-2011, sono partiti dopo l’indicazione nella dichiarazione Iva di acquisti per importi superiori rispetto ai costi esposti in bilancio. In base a quanto accertato dagli inquirenti, il meccanismo messo in piedi da Febbraretti puntava all’emissioni di fatture false (oppure di contenuto fasullo) che poi potevano essere corrette con le note di credito per le aziende controllate, anch’esse false.
Scrive il gip Giulia Proto nelle 130 pagine che hanno dato origine al provvedimento cautelare. motivato dalla possobile reiterazione del reato: «Sono emersi gravi indizi di colpevolezza. I numerosi artifici contabili sembrerebbero preordinati esclusivamente a gonfiare il debito nei confronti del Gruppo Edom ed a giustificare i trasferimenti di fondi effettuati nei confronti dello stesso». Fonte di Mario Fabbroni
LETTA, IL VIDEO CHE LO FARA’ ARRESTARE!!!
Arrestatelo, ha appena confessato il crimine fatto insieme ad altri…quindi associazione a delinquere. C’e’ un magistrato con le palle in Italia? un avvocato che sappia scrivere un’esposto ben fatto? Questo video e’ una prova concreta a carico di questi criminali come il presidente del consiglio e i suoi compagni di merende!!!
Legge stabilità, stop ai contanti per pagare gli affitti. Rientro dei capitali, nuova sanatoria
Gli affitti non potranno più essere pagati in contanti. Lo prevede un emendamento del Pd alla legge di stabilità approvato dalla commissione Bilancio della Camera. L’emendamento è stato presentato da Marco Causi, capogruppo Pd in commissione Finanze, Laura Braga, neo responsabile ambiente del partito, e Davide Baruffi, e ha avuto il parere positivo tanto del relatore, Maino Marchi (Pd), che del Governo.
«I pagamenti riguardanti canoni di locazione di unità abitative – si legge nell’emendamento – fatta eccezione per quelli di alloggi di edilizia residenziale pubblica, devono essere corrisposti obbligatoriamente, quale ne sia l’importo, in forme e modalità che escludendo l’uso del contante e ne assicurino la tracciabilità anche ai fini della asseverazione dei patti contrattuali per l’ottenimento delle agevolazioni e detrazioni fiscali da parte del
locatore e del conduttore».
Sale dal 90 al 95% la rivalutazione delle pensioni il cui importo sia superiore a 3 volte e pari o inferiore a 4 volte il minimo Inps (tra 1.500 e 2mila euro). Lo prevede un emendamento alla Legge di Stabilità presentato dal relatore in commissione alla Camera. La misura viene coperta con un ritocco all’indicizzazione delle pensioni più alte.
Sanzioni ridotte e niente carcere per i «delitti di dichiarazione infedele». Le manette scatteranno solo per i reati più gravi, come le dichiarazioni fraudolente con pene ridotte della metà. E’ quanto prevede una bozza di emendamento che potrebbe essere introdotta nella legge di Stabilità per favorire il rientro dei capitali dall’estero. Fonte
138: abbiamo vinto. Il MoVimento 5 Stelle ha salvato la Costituzione
Il MoVimento 5 Stelle ha vinto la sua battaglia contro i partiti che volevano cambiare illegalmente la Costituzione.
Ad ammettere la sconfitta è stato ieri lo stesso Letta: “Si lavori sulla procedura dell’attuale articolo 138 della Costituzione”. Era esattamente ciò che chiedevamo.
Abbiamo aspettato a cantare vittoria, e lo abbiamo fatto perché volevamo vedere chi nella stampa coglieva l’ammissione di questa disfatta.
Disfatta che arriva solo grazie al M5S.
Se non avessimo fatto slittare di un mese da agosto a settembre questa scellerata volontà dei partiti, se non fossimo saliti sul tetto di Montecitorio per sensibilizzare i cittadini su quanto stava accadendo, se tutto il MoVimento non si fosse unito in uno sforzo comune coinvolgendo l’Italia intera, a quest’ora la riforma della Costituzione avrebbe fatto in tempo a passare, giusto giusto trenta secondi prima del passaggio di Berlusconi all’opposizione.
E invece, ora non hanno più i numeri.
Il fallimento di Letta tradisce anche una clamorosa autoaccusa: l’iter di modifica scelto era palesemente incostituzionale. Dopo il Porcellum, dopo i soldi ai partiti, anche la riforma della costituzione era abusiva.
E poi ancora qualcuno si chiede cosa stiamo facendo per l’Italia?
Risposta facile: abbiamo salvato la Costituzione. Insieme a migliaia di cittadini. (BeppeGrillo.it)