Maduro gioca l’ultima carta: “Riscriviamo la Costituzione”
02/05/2017 – Dopo settimane di contestazioni e violenze, il presidente del Venezuela cerca un modo per riportare la calma nel Paese. Nicolas Maduro cede alla piazza e cerca un modo per trovare una soluzione al caos scoppiato nel Paese.
Dopo il terzo aumento del salario minimo nel corso dell’anno in Venezuela. Ad annunciare un incremento del 60% per tutti i lavoratori statali e per i pensionati è stato il presidente Nicolas Maduro “in occasione del 1/o maggio”.
La decisione è stata presa in mezzo ad una crisi economica devastante e all’ondata di proteste contro il ‘chavismo’ scattata, ormai quasi in forma ininterrotta, un mese fa. I morti delle ultime settimane sono 29, mentre ci sono centinaia di feriti e migliaia di persone fermate o arrestate.
Nel discorso tv, Maduro si è poi riferito, come in altre occasioni, “al colpo di Stato permanente promosso dalla destra fascista”, oltre a rendere noto, senza dare precisazioni, al fatto che il governo sta preparando “un nuovo scenario per porre fine a questo golpe perenne”.
Maduro oggi, infatti ha chiesto anche all'”organo della sovranità del popolo” di riscrivere la Costituzione. In particolare il “potere costituente originario” dovrà far sì che “la classe operaia” convochi una Assemblea Nazionale Costituente per scrivere una nuova carta. Un modo – ha assicurato il presidente – per evitare un colpo di Stato e la sua destituzione. Oltre che per non dare le dimissioni, tanto richieste dal popolo.
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