“Pedonalizzano mentre Roma muore”. Attacco M5S: “Presi in giro”
22/10/2013 – “Hanno fatto finta di nulla per 4 mesi, giocando alla pedonalizzazione del Fori Imperiali e ora non sanno come chiudere il buco in bilancio”. “Si discute in commissione, poi nulla arriva in Assemblea Capitolina per la votazione” “Siamo entrati al Campidoglio, ma è un po’ come essere in mezzo ad una tribù di gattopardi”.
Usa una metafora presa in prestito dal cinema Marcello de Vito, capogruppo in assemblea capitolina del Movimento 5 Stelle, un modo per sottolineare come a Palazzo Senatorio da giugno sia cambiato tutto, ma in verità non sia cambiato nulla, senza una vera e propria discontinuità con l’amministrazione precedente. “In tre mesi e mezzo la giunta ha prodotto due sole delibere – commenta il “portavoce” dei pentastellati Marcello De Vito – è capitato che, mal celando un certo imbarazzo, il presidente del Assemblea Capitolina, Mirko Coratti, abbia candidamente ammesso che non c’era nulla su cui esprimere il proprio voto”. Si, ma si tratta di dover governare una bilancio che fa acqua da tutte le parti.
“E’ proprio per questo che trovo assurdo caricare di oltre 4 milioni e mezzo le casse esangui del Campidoglio con nuove assunzioni. Si dovrebbe attuare una riforma dei costi e degli sprechi, lavorando sopratutto sulle municipalizzate, rivedendo tutti i contratti di servizio e mettendo nero su bianco i bilanci preventivi in tempi certi”. Questa l’unica strada da seguire per ripianare il buco da 860 milioni? “Quello che irrita è il gioco a nascondino che hanno fatto in questi 4 mesi. Sapevano di quanto fosse drammatica la situazione ma è stata colpevolmente ignorata. Il Partito Democratico non voleva preoccupare i cittadini e così si sono sprecati settimane per non dire mesi per parlare di una pedonalizzazione che in realtà è finta. L’altro giorno stavo per essere investito attraversando sulle strisce davanti al Colosseo”. Ha toccato un punto sensibile, la mobilità.
Proprio ieri la denuncia dei sindacati di come il consorzio Metro C ancora abbia visto un soldo di quelli promessi con l’accordo di settembre per riaprire i cantieri… “Quello fu un accordo capestro. La Metro C va fermata a San Giovanni. Lo diciamo da tempo, e riutilizzare i fondi del Cipe per finanziare gli altri progetti di mobilità: meglio una metro leggera di superficie e poi le piste ciclabili e postazioni di bike sharing”. Discorsi già sentiti in campagna elettorale, ma ora voi siete dentro il palazzo… “Si, e all’inizio abbiamo dovuto studiare, ma ora tutte le nostre proposte di delibera vengono bloccate.
Nonostante a volte non ci siano nulla da discutere in aula, le nostre proposte non vengono calendarizzate, anche dopo i 15 giorni come stabilito dal regolamento. Siamo stati i primi ad avanzare una proposta sulle unioni civili, a proporre di ottimizzare le spese d’affitto delle sede delle commissioni, a proporre lo streaming dei lavori contro l’assenteismo. Ogni volta trovano una scusa per riportare tutto in discussione e non fare arrivare alcun nostro testo in aula”. “Una vittoria però l’abbiamo portata a casa, con una mozione che impegna il sindaco a rivedere la legittimità della delibera della precedente amministrazione sulla centralità urbana a Bufalotta. Un modo che il comune aveva usato per far cassa costruendo nuove aree in una zona non coperta dai servizi”. È questo il vostro bilancio? “Si, ci aspettavamo molto meglio di quello che invece abbiamo trovato”. Fonte