Nuovo aumento canone RAI? Non ha alcun senso
Non ha assolutamente senso la scelta di aumentare il canone Rai di 6 euro, come propongono Pd e Pdl al Senato in due emendamenti fotocopia alla Legge di Stabilità.
E’ una decisione intollerabile in questo momento di crisi, l’ennesimo e inspiegabile rialzo della pressione fiscale. Attualmente il canone è di 113,5 euro (tra l’altro risultato di un precedente aumento voluto dal Governo Monti). Si tratterebbe di accrescerlo di più del 5%. Al miliardo e 700 milioni di euro raccolti, se ne aggiungerebbero circa 90 milioni.
L’aumento è ingiustificato dato che non corrisponde a un adeguamento all’inflazione. Il nuovo gettiro ha il fine di “assicurare le risorse spettanti all’emittenza radiotelevisiva locale”. Quindi l’introito aggiuntivo non andrebbe alla Rai e al servizio pubblico, ma alle televisioni private che operano nelle diverse regioni. L’idea è quella di creare un apposito Fondo di sostegno economico alle tv locali costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Tutto questo a partire dal 1° gennaio 2014. Scelta Civica pure ha fatto la sua parte: propone di non aumentare il canone ma di riservare il 10 % di quello attuale al Fondo.
Il buon senso impone l’immediato ritiro di questi emendamenti. Ed è quello che chiediamo ai senatori che li hanno presentati.
Se non li ritireranno, daremo battaglia alla Camera.
Potete contarci.
Roberto Fico, M5S, Presidente Vigilanza RAI