Quando ci è costato NAPOLITANO?
Si parla molto in questi giorni su chi sarà il prossimo presidente della repubblica. Si arriverà a un nome che tutti si tengono segreto.
Meno noti sono i dati di quanto cosrta la dimora del presidente della repubblica e tutto l’apparato che ci sta intorno. Oggi possiamo avere dei dati precisi perchè in nome della trasparenza delle amministrazioni pubbliche, anche Giorgio Napolitano ha deciso, per la prima volta nella storia del Quirinale, di rendere pubblico il bilancio di previsione del Colle. Così si viene a scoprire che che la presidenza della Repubblica prevede di chiudere in pareggio il rapporto tra entrate e uscite, per una somma totale pari a 352.606.518 euro. Dei quali 228.500.000 a carico dei contribuenti italiani, e i restanti derivanti da “entrate integrative”.
Ecco rapidamente un po’ di dati :
Beni di consumo, di cui 423mila euro finiscono ad imbandire le tavole dei commensali di Napolitano: 603.000 euro
Bolletta energia elettrica: 1.800.000 euro
Bolletta del gas: 726.000 Euro
Bolletta dell’acqua: 573.00 Euro
Ordinaria manutenzione: 5.000.000 Euro
Canone Rai: di apparecchi televisivi la presidenza deve essere piena visto che verserà il prossimo anno 18mila euro nelle casse della Rai.
Pulizie: 1.300.00 Euro
Cartoleria, fogli, penne e matite: 225.000 Euro
Biancheria e al vestiario di lavoro per il personale: 470.000 Euro
Autoparco: 660.000 Euro
Mobili e arredi: 550.000 Euro
Apparecchiature informatiche: oltre 1.000.000 Euro
Retribuzione del personale: 121.000.000 Euro (sì avete capito bene, 121 milioni di euro!)
Nonostante la riduzione di 24 unità, a lavorare al Colle rimangono 799 dipendenti, oltre ai 102 che fanno parte dello staff di Napolitano, il cui contratto scadrà contestualmente all’elezione del nuovo presidente. Se si considerano anche le forze dell’ordine che operano stabilmente al Quirinale, l’ammontare della forza lavoro impegnata a supporto della presidenza tocca quota 1720.
Un capitolo a parte lo si potrebbe dedicare alla tenuta di Castelporziano, la grande oasi faunistica e residenza di campagna dei presidenti della Repubblica situata vista mare a una manciata di chilometri dal Grande raccordo anulare. 157mila euro se ne andranno per acquistare bestiame e macchine agricole, 300mila per la valorizzazione e la tutela ambientale, 330mila per la gestione dei mezzi agricoli che vi operano, 120mila per la gestione faunistica. Spese in parte coperte dai proventi delle “attività zootecniche” della residenza (209mila euro) e dalla vendita di esemplari della fauna selvatica (49mila euro).
Lo staff del Colle si è concesso qualche riflessione complessiva sul settennato di Napolitano che sta giungendo al termine. E dà conto di un risparmio complessivo nell’ordine di 78 milioni di euro.