Cancellato utilizzo tecnica Air gun da ddl ecoreati: si annuncia battaglia serrata del M5S al Senato
(ANSA) – ROMA, 5 MAG – Dal ddl Ecoreati la Camera sopprime le norme che vietavano l’uso della tecnica Air gun per la ricerca di idrocarburi sui fondali marini. L’aula di Montecitorio ha approvato a voto segreto (283 sì, 160 no e 2 astenuti) l’emendamento soppressivo su cui c’era il parere favorevole del governo. L’esame del testo, dopo una pausa, riprenderà in Aula dalle 15:30.
M5s, al Senato sarà battaglia su Air Gun ROMA, 5 MAG “Il Governo ha realizzato l’ennesimo colpo di mano per modificare la legge sugli reati ambientali. Renzi e il suo Ministro dell’Ambiente Galletti hanno stralciato dal testo della Camera il divieto della tecnica dell’Air gun, una procedura utilizzata dall’industria del petrolio con effetti devastanti sull’ambiente, già introdotto al Senato grazie al sostegno del Movimento 5 Stelle”. Lo dicono i senatori M5S Gianni Girotto e Gianluca Castaldi.
ADNOKRONOS 04/05/2015 – Ecoreati, Assomineraria: “Con norma Air Gun via 17 miliardi di investimenti”. La norma che, nel provvedimento sugli ecoreati, vieta la tecnica dell’air gun (tecnologia che utilizza aria compressa per la ricerca di idrocarburi) bloccherebbe 17 miliardi di euro di investimenti. Investimenti che “sono già pronti” e che porterebbero “allo sviluppo di 700 milioni di tonnellate di petrolio equivalente, raddoppiando così la produzione nazionale che al momento soddisfa circa l’11% dei consumi arrivando al 22%”. Così all’Adnkronos, Pietro Cavanna, presidente settore Idrocarburi Assomineraria, spiega quali sono le possibili conseguenze della proposta di legge sui delitti ambientali da domani nuovamente all’esame della Camera.
La tecnica dell’Air gun “è la meno invasiva: non utilizza esplosivo e deve sottostare a norme molto severe che richiedono la valutazione di impatto ambientale”. Inoltre, sottolinea Cavanna “è in uso in tutto il mondo e viene utilizzato da istituti di ricerca nazionali e internazionali. L’air gun infatti serve anche per scopi scientifici, per capire meglio il nostro pianeta”.
Il provvedimento così com’è, dunque, creerebbe diversi problemi al settore petrolifero e non solo: “per prima cosa farebbe scappare altrove gli investimenti. Ci sono 17 miliardi di euro già pronti che renderebbero il nostro paese più indipendente dal sistema d’importazione degli idrocarburi” che, sottolinea Cavanna nel 2014 ci ha fatto spendere 57 miliardi di euro in bolletta energetica.
E non solo. Questi investimenti sono fondamentali anche per l’occupazione: “si stimano 6 posti di lavori per ogni milione di investimenti”. Se il divieto all’uso di air gun non fosse rimosso “saremmo l’unica nazione con questo divieto” aggiunge Cavanna. L’attività petrolifera, assicura il presidente settore Idrocarburi Assomineraria, “è environmentally friendly, a minor emissioni in atmosfera, occupa minor suolo e non scarica nulla a mare”
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