Pensioni d’oro da 90.000€ ed oltre 500.000 baby pensionati: una storia italiana
La pensione più alta, in Italia, ammonta a 91.337,18 euro; la seconda a 66.436,88 euro; sull’ultimo gradino del podio, c’è una pensione da 51.781,93 euro. La top procede nel modo seguente: 4) 50.885,43; 5) 47.934,61; 6) 46.811,50; 7) 46.773,61; 8) 44.258,87; 9) 43.253,96; 10) 41.707,54. In Germania le pensioni d’oro non esistono: solo 18 tedeschi ricevono più di 2.800 €/mese. In Italia sono 740.000 a prendere più di 3000 €/mese. Un’altra forma di spread. Che dovrebbe farci riflettere. Forse non è sempre colpa della Germania. Per tacere delle pensioni baby. 240 mila persone che si son ritirate dal mercato del lavoro prima di compiere 45 anni. Quasi tutti nel pubblico impiego. Posto fisso e baby pensione. E poi magari un lavoretto in nero. Una storia italiana. O meglio, una storia delle vecchie generazioni di italiani, che hanno scaricato i costi sui giovani, che attualmente pagano con i loro contributi pensioni d’oro e pensioni baby. Una vergogna, l’ingiustizia sociale più grande che esiste nel nostro paese. Mezzo milione di baby pensioni. Dallo Stato 9,5 miliardi l’ anno Fu il decreto 1092 del 1973 (governo di centrosinistra con Dc, Psi, Psdi e Pri, presieduto da Mariano Rumor – e con astensione del Pci), a concedere alle impiegate pubbliche con figli di andare in pensione dopo 14 anni, sei mesi e un giorno, mentre era già possibile per gli statali andare in pensione dopo 19 anni, sei mesi e un giorno e per i lavoratori degli enti locali dopo 25 anni. All’epoca si pensava che si creava nuovo lavoro mandando la gente in pensione. Una follia che oggi paghiamo a caro prezzo. Oggi paghiamo 428.802 pensioni concesse a lavoratori con meno di 50 anni di età e ben 106.950 assegni liquidati a over 50. Inutile ricordare l’eta pensionabile della riforma Fornero. Insomma, vent’anni di differenze tra una generazione e l’altra. I padri in pensione a 45 anni e i figli a 65 (e un domani a 70). Solo in Italia. È il Nord ad avere il record di questo malcostume: sia nel regime Inps (69,5% del totale) sia in quello Inpdap (60,8%). Poca roba al Sud (16,1% nel privato e il 21,4% nel pubblico) e al Centro, (rispettivamente, il 14,4% e il 17,8%). Al primo posto c’è la Lombardia con 110.497 baby pensioni e una spesa superiore a 1,7 miliardi. L’importo medio delle baby pensioni si aggira appunto sui 1.500 euro al mese. Ma anche meno: ad esempio, Manuela Marrone, moglie del leader della Lega Umberto Bossi, è andata in pensione a 39 anni e prende 766 euro al mese. Poi ci sono i banchieri Rainer Masera (in pensione a 44 anni) e Pier Domenico Gallo (a 45 anni), con 18 mila euro al mese. Una vergogna italiana, che nega la vera giustizia sociale: quella tra le generazioni. – FONTE