Turisti aggrediti ai Fori, già liberi i bengalesi Madre e figlio insultati («Italiani di m….») e spintonati per non aver pagato una foto: due condanne per tentata estorsione

ROMA – Pochissime testimonianze di solidarietà – e nemmeno ufficiali – per i turisti aggrediti sabato pomeriggio dai fiancheggiatori violenti degli artisti di strada ai Fori Imperialie due dei tre bengalesi arrestati dai carabinieri per tentata estorsione già liberi dopo una notte passata in camera di sicurezza e una condanna a un anno e due mesi, pena sospesa.

Il giorno dopo gli insulti («Italiani di m….») e gli spintoni a madre e figlio piemontesi, in vacanza a Roma, rei di aver fotografato due falsi fachiri nell’isola pedonale ed essersi rifiutati di pagare il pizzo ai bengalesi, all’appello manca ancora il verdetto sul terzo arrestato, un connazionale diciassettenne di Islam Tara e Auran Ull, attualmente a disposizione del tribunale dei minorenni.

Bengalesi«La situazione degli artisti di strada è totalmente fuori controllo – denuncia il presidente di Confcommercio e Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli – e i fatti lo dimostrano. Il Comune deve modificare subito il regolamento, servono un patentino e postazioni assegnate nel rispetto dei cittadini e dei commercianti. Episodi come quello dei Fori non fanno altro che nuocere all’immagine e al decoro dell’intera città, in Italia e all’estero». Critico anche il presidente dell’Assemblea capitolina, Mirko Coratti, per il quale «i Fori, il Colosseo e le zone a forte richiamo turistico devono essere interdette a occupazioni permanenti di non meglio specificate attività artistiche. La legalità deve essere garantita». FONTE