Diktat di chi in Parlamento rappresenta lo “zero virgola” (Scelta Civica)
“Ed ecco che arriva il diktat di chi in Parlamento rappresenta lo zero virgola (Scelta Civica) per far piegare il PD e tornare sui passi ragionevoli che si erano percorsi in commissione.
Si era infatti deciso di dare facoltà ai ministeri cultura ed ambiente di indirizzare il mef sugli immobili pubblici da tenere fuori dall’alienazione.
I suddetti ministeri competenti avrebbero potuto anche annullare vendite non ritenute vantaggiose per lo Stato e tutelare beni di particolare interesse pubblico.
Scelta Civica, ritenendo che il percorso così indicato potesse rallentare o inficiare le vendite, impone una sospensione d’aula ed una convocazione estemporanea della commissione bilancio per una nuova riformulazione del testo.
Con il nuovo articolato sarà il Mef a decidere e nulla potranno i ministeri e gli altri portatori di interesse pubblico. A nulla sono valse le nostre ragioni e con ostinazione si è negata la possibilità di far confluire i proventi a favore della riduzione della pressione fiscale sui cittadini che sarebbero gli unici a dover godere dei vantaggi di nuove risorse. Si agevoleranno i soliti noti che potranno scegliere cosa e come comprare e magari utilizzare gli introiti per la solita spesa pubblica improduttiva, buona solo a conservare bacini elettorali.
Tale logica nasconde una mancanza di visione da parte del Governo a favore degli italiani. Dopo l’aumento insostenibile delle tasse continuano, con vari decreti, a mettere a repentaglio il Patrimonio pubblico degli italiani, come fosse cosa loro. Non vogliono interferenze, tutto potrebbe essere alienato, possono tranquillamente svendere al miglior amico.
Non sono ragionevoli, non hanno intenzione di affrontare il problema alla radice, non si rendono conto che, così facendo, peggiorano solo la situazione. Prima di svendere senza alcun controllo avrebbero potuto dire agli italiani, da persone serie quali non sono: “come Governo ci impegniamo a fare meno sprechi, meno malversazioni, inciuci, ruberie, a tagliare la spesa corrente improduttiva, a chiudere gli enti inutili e a non aumentare la spesa inutile come abbiamo nuovamente fatto nella legge di stabilità e come si è fatto negli ultimi vent’anni mentendo agli italiani sui tagli alla spesa corrente tendenziale ( sempre in aumento perché si basa su previsioni a tassi di crescita del PIL impossibili da raggiungere) e non a quella storica” e, ancora potevano dire: “riduciamo gli stipendi ai parlamentari e il numero degli stessi ottenendo risparmi per 700 milioni annui, a fronte di tutti i risparmi alle famiglie riduciamo da subito, per pari importo, la pressione fiscale per entrare in un circolo virtuoso e rilanciare i consumi”.
Alle piccole imprese si poteva dire: “vi riduco o elimino i fondi perduti ma vi abbasso la pressione fiscale subito, abolendo l’IRAP, per dare speranza e far ripartire l’economia”. Nulla di tutto questo, si svende un po’ di patrimonio pubblico, un po’ qua e un po’ là, senza risolvere alcun problema. Piccoli spruzzi che fanno contenti gli amici ma che mortificano gli italiani. Intanto il debito pubblico aumenta e i piccoli benefici che ci vengono dallo spread vanno in malora.” Barbara Lezzi M5S
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