Perugia: Avvocato del Comune, con Pensione oltre 650mila euro annui, caso in Parlamento grazie al M5S

L’Avvocato Cartasegna continuerà a rappresentare il Comune di Perugia in altre 149 cause avviate prima del pensionamento…. altri 10-15 anni??? E cosa dire delle auto blu per trasferte a Roma??

Il sindaco a Ramazzano. Il sindaco ha fatto una relazione soffermandosi sulle difficoltá di reperire i fondi necessari, dato il progressivo impoverimento dei contributi destinato ai comuni e ponendo l’accento sul fatto che nonostante questo cartasegnae senza accendere mutui ( cosa vietata al Comune e che lui ha omesso) è riuscito a fare funzionare la macchina comunale. Nel lungo elenco di capitoli di spesa ha omesso di citare i 3250000,00 di euro destinati al trattamento pensionistico dell’avv.Cartasegna (oggetto dell’interpellanza parlamentare del M5S). Il costo di Cartasegna è spesso superiore alla cifra spesa dal comune in alcune frazioni, per tutta la durata del suo mandato. (I Cittadini)

Riceviamo e pubblichiamo: il seguente comunicato stampa dei due deputati umbri del Movimento 5 stelle, Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, che hanno riportato l’attenzione sul tema delle pensioni d’oro in Italia e hanno portato all’attenzione del Parlamento il caso perugino dell’avvocato Cartasegna. Questo il testo del comunicato: “Quella dell’avvocato Cartasegna è soltanto la punta di un iceberg che vede nel nostro Paese pensionati da 650 mila euro (e oltre) e pensionati – la maggior parte – che non arrivano nemmeno a 600 euro al mese. In Umbria oltre il 65% dei pensionati supera di poco le 500 euro al mese ed è a dir poco scandaloso che il Comune di Perugia paghi – pur legittimamente – al suo ex avvocato una pensione da capogiro: dal 2008 ad oggi sono stati già utilizzati più di tre milioni di euro. Il nodo delle pensioni d’oro – proseguono i deputati cinquestelle – deve essere affrontato con urgenza e concretezza, ed è per questo che abbiamo interrogato il Ministro del Lavoro sottoponendogli quest’ennesima vicenda di sperpero delle risorse pubbliche. Nell’atto abbiamo anche ricordato che il M5S nella sua proposta depositata alla Camera auspica una “pensione d’oro” che non superi i 5000 euro e una pensione minima, ricalibrata attraverso i sicuri risparmi, che non vada sotto i mille euro. La pensione – concludono Gallinella e Ciprini – è un diritto dei cittadini, garantire che questa pensione sia dignitosa spetta allo Stato, e noi non vogliamo sottrarci a questo compito… peccato che il Governo si dimostri ancora una volta sordo e cieco!”.