Stop al prelievo sulle pensioni d’oro: l’Inps restituisce il contributo di perequazione
Come previsto è finito in un nulla di fatto anche il «contributo di solidarietà» chiesto alle pensioni che superano i 90mila euro lordi all’anno e bollato come illegittimo dalla Corte Costituzionale. Saranno infatte restituite con i pagamenti di luglio e agosto le trattenute sulle pensioni d’oro decise dal governo Berlusconi a decorrere dal 1 agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014.
«È davvero impressionante la solerzia con cui in questo Paese ci si affretta a restituire soldi ai ricchi mentre si dice sempre che mancano le risorse per aiutare le persone più in difficoltà, come i lavoratori in cassa integrazione, i pensionati con un reddito medio-basso e i giovani che non hanno un’occupazione». Con queste parole il segretario generale dello Spi-Cgil, Carla Cantone, commenta la restituzione dell’Inps del contributo di solidarietà. «La sentenza della Corte costituzionale che ha portato alla restituzione del contributo – prosegue Cantone – continua a non convincerci, anche perché non è stato utilizzato lo stesso metro di giudizio quando è stata bloccata la rivalutazione delle pensioni sopra i 1.200 euro per ben due anni. Registriamo quindi che ancora una volta in questo Paese i ricchi non piangono». (FONTE)
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in questo paese di illegittimo ci sono solo i giudici della corte costituzionale che come al solito adottano due pesi e due misure…
Manca la comunicazione semplice, quella del giornale e della televisione in mano ai partiti coalizzati per resistere.
Manca una istruzione semplice del popolo, quella dei libri di scuola sempre scritti dal regime a suo uso e consumo.
Mancano punti di aggregazione che non siano in mano ai partiti o a gente che fa lucro.
Manca un target da distruggere, è diluito in ogni cosa e nessuno sa più riconoscere il nemico.
Manca un popolo che si senta parte di questo paese, ognuno è per se e pensa che tutte le disgrazie possono capitare solo ad altri.