Ci sono poveri così poveri che nemmeno sanno che esiste il reddito di cittadinanza

Calcola l’intervistatore: le domande di reddito sono vicine al milione e considerando la dimensione della famiglia media si arriva a 2,75 milioni di persone. E domanda: dove sono gli altri poveri se per l’Istat quelli assoluti sono 5 milioni? Tridico risponde che “la legge sul reddito è stata convertita in Parlamento da poco più di un mese” e “ci vuole tempo”. ”La povertà – prosegue – è difficile da raggiungere. Ora lanceremo un’iniziativa con camper e gazebo per cercare i poveri là dove sono, dalla stazione Termini alla Comunità di Sant’Egidio, presso le mense. Si chiamerà ‘Inps per tutti’. I poveri sono emarginati, molti non sanno neanche cos’è un Caf o un Isee. Li aiuteremo a fare domanda e, se hanno i requisiti, ad avere il reddito”. Insomma, il Decreto dignità ha prodotto i risultati sperati? Per il Presidente dell’Inps la risposta è “bilancio è positivo oltre ogni aspettativa”, tanto più che “in tempo di bassa crescita, l’occupazione tiene e stiamo ricomponendo il mercato a favore del lavoro stabile, solo nei primi due mesi del 2019 abbiamo avuto oltre 200.000 contratti stabili in più. Sia trasformazioni che nuove attivazioni. Il tasso di disoccupazione è stabile”. Se gli occupati sono tuttavia tornati al livello del 2008, resta però il fatto che gli italiani continuano a lavorare per 2 miliardi di ore in meno l’anno. Cosa significa? Che si sta già applicando lo slogan caro a Tridico “lavorare meno, lavorare tutti”? chiede l’intervistatore. Risposta di Tridico: “Quei due miliardi di ore vanno recuperati. Ma il progresso tecnico produce guadagni di produttività che vanno redistribuiti, sotto forma di salario o di tempo libero. In Italia non si introducono riduzioni di orario di lavoro dal 1970. Eppure da allora c’è stato grande progresso tecnico. Le forme possono essere diverse, dallo smart workig, agli incentivi di conciliazione tempo libero-lavoro, al tempo per formazione, fino alle riduzioni per legge come in Germania”. Dulcis in fundo, e il salario minimo a che punto è? “C’è un disegno di legge al Senato in stato avanzato.La misura è giusta e necessaria in virtù della frammentazione della contrattazione sindacale, del dumping al ribasso dei salari. E il salario minimo sarà integrato con la contrattazione collettiva dei sindacati che, dove esiste, prevale. Come in Germania” è la risposta. – [AGI.IT] CONTINUA A LEGGERE >> VIDEO CORRELATI: Dal momento che sei qui…. … abbiamo un piccolo favore da chiedere. Scegliere di mantenere gratuito l’accesso a un SITO di informazioni come Lonesto.it significa dover contare anche sulla pubblicità: questa è la ragione per cui vedi tanti annunci. Se vuoi contribuire a migliorare il nostro giornale, basta davvero poco. Quindi Se tu e tutti coloro che stanno leggendo questo avviso donaste 5€, potremmo permetterci di far crescere lonesto.it negli anni a venire senza pubblicità.
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