Caivano Napoli: l’attico del boss del Parco Verde, sequestrate armi e droga
17/11/2018 – Durante perquisizioni nel Parco Verde di Caivano i carabinieri della compagnia di Casoria, del reggimento Campania e del Nucleo cinofili di Sarno hanno sequestrato un kalashnikov nascosto nel sottoscala di una palazzina e avvolto in t-shirt e plastica per proteggerlo dalla polvere. Al piano più alto della stessa palazzina i militari hanno scovato due vani mimetizzati nel muro che si aprivano tramite un telecomando: nei vani 3,3 chili di hashish, 410 grammi di cocaina, 71 di marijuana, un revolver con matricola abrasa, due pistole semiautomatiche con matricola abrasa, munizioni e materiale per il confezionamento di droga.
Sempre all’ultimo piano dell’edificio, dove non avrebbe dovuto esserci nulla, c’erano invece due appartamenti completamente abusivi: uno, dallo stile kitsch, era abitato da un parente di un capo-piazza che è stato denunciato; l’altro era in fase di costruzione. Gli appartamenti sono stati sequestrati. Nel corso del servizio è stato arrestato in flagranza un pusher.
Si tratta di L. L., 52enne di Crispano già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato sorpreso dai carabinieri della tenenza di Caivano mentre spacciava. Addosso aveva sei bussolotti di eroina e kobret mentre altri 53 bussolotti, uguali per forma e colore, sono stati rinvenuti in un vano ascensore nei pressi del luogo dove è stato bloccato lo spacciatore. L’uomo è stato trasferito in carcere. [Repubblica.it]
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Incendio Caivano (NA), inferno a Pascarola: in fiamme tonnellate di plastica e rifiuti [VIDEO]
25/07/2018 – Un incendio è scoppiato questa mattina nel piazzale di una ditta che lavora plastica e rifiuti. Siamo nella zona Asi di Caivano (Pascarola). Sul posto i vigili del fuoco e le forze dell’ordine. La colonna di fumo è visibile a grande distanza, paura tra gli abitanti per i danni che il fumo tossico potrebbe causare. Ai confini con Marcianise è andato in fumo un altro impianti di raccolta rifiuti. È andato a fuoco l’ennesimo impianto per lo stoccaggio di rifiuti, una bomba ecologica. Il fumo nero, con nubi altissime, sta interessando molte cittadine dell’area metropolitana e della provincia di Caserta.
Dopo il rogo – del 1 luglio – che mandò in fumo la piattaforma conai di Saviano, quello di oggi a Caivano potrebbe essere addirittura più grave per i rifiuti andati in fiamme….Il Video dopo la pubblicità:
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Giro di squillo in provincia di Caserta: tre arresti. C’è anche il nonno di Fortuna LOFFREDO
23/10/2017 – Prostitute e trans accoglievano i clienti in una serie di appartamenti nel Casertano. E le «prestazioni» a pagamento erano pubblicizzate su una bacheca online di incontri. L’organizzazione era gestita da tre persone, finite nella rete dei carabinieri. E tra loro c’è anche Vincenzo Guardato, il nonno di Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni violentata e uccisa al Parco Verde di Caivano dopo essere stata scaraventata giù dall’ottavo piano. Coinvolti anche Antonietta Zuppa e Luigi Romano. Che con Guardato sono accusati di aver messo in piedi un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione.
Il blitz
Le indagini, partite a gennaio di quest’anno, avevano portato a un blitz in una casa d’appuntamento a Casagiove. Poi, dalle dichiarazioni di una delle donne sorprese nell’appartamento, i carabinieri hanno scoperto l’esistenza di una vera e propria rete. Il gruppo aveva il compito di reperire alloggi da subaffittare a prostitute e trans, dietro pagamento di un canone sproporzionato rispetto a quello di mercato, e di gestire gli appartamenti pagando le utenze e gestendo la pulizia. Un componente del gruppo aveva il compito di procacciare clienti inserendo annunci su internet per pubblicizzare la presenza di donne e transessuali disponibili per incontri a pagamento.
La gestione delle case
Il nonno di Fortuna, invece, era colui che s’interessava prevalentemente della gestione degli appartamenti, dell’approvvigionamento del materiale necessario nonché degli spostamenti delle ragazze. Nel giro erano coinvolte altre persone alle quale erano intestati in maniera fittizia i contratti di affitto. Le abitazioni erano state fittate a Caserta, Casapulla e San Nicola La Strada. – FONTE
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Dopo il caso Fortuna, a Caivano nuovi presunti abusi su bimba di 4 anni
11/11/2016 – Il Parco Verde di Caivano, ribattezzato il rione degli orrori dopo la tragica morte della piccola Fortuna Loffredo nel giugno del 2014, torna sotto la lente di inquirenti e investigatori per un nuovo caso di presunti abusi su una bimba di quattro anni riportati da ‘Il Mattino’.
Tutto nasce dalla denuncia della madre della piccola che si è recata dai carabinieri di Caivano per fare mettere nero su bianco i suoi sospetti. La Procura di Napoli Nord, coordinata dal procuratore Francesco Greco, ha quindi aperto un’inchiesta per fare luce su quello che potrebbe essere l’ennesimo caso di infanzia violata nell’agglomerato di edilizia popolare a nord di Napoli.
“Le indagini – riporta il sito del quotidiano – coordinate dal pubblico ministero Paola Izzo, sono ancora in fase embrionale ma, in via precauzionale, il Tribunale dei minori ha stabilito misure tali da tutelare la tranquillità della bimba e garantirle un’assistenza da parte di esperti che possano valutare i suoi comportamenti e i suoi racconti: perché gli abusi, secondo la denuncia della madre della piccola, sarebbero avvenuti tra le mura domestiche. E i responsabili sarebbero il nonno e lo zio paterni” FONTE
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