IL MICROCREDITO FUNZIONA: SONO 23 LE IMPRESE SUPPORTATE DALL’INIZIATIVA DEI PENTASTELLATI M5S
Il microcredito funziona e il movimento “salva” Birra Messina. Grazie a una micro ricapitalizzazione i dipendenti della storica azienda in crisi hanno deciso di tenere in vita il marchio.
PALERMO – Tra le aziende che hanno usufruito del fondo microcredito istituito dal Movimento Cinque Stelle, con una parte degli stipendi dei deputati dell’Ars, c’è anche la Birra Messina. I dipendenti della storica azienda, messa in ginocchio dalla crisi, hanno infatti deciso di tenere in vita il marchio e di continuare la produzione grazie a una micro-ricapitalizzazione di 25 mila euro che servirà come garanzia per accedere a più cospicui finanziamenti. «Quella della Birra Messina – ha spiegato Giorgio Ciaccio, deputato regionale M5S – è solo una delle 23 imprese che abbiamo finanziato, ma è un nostro grande orgoglio perché abbiamo permesso a un’azienda storica di rivivere». Le domande che sono arrivate per accedere al fondo microcredito sono state 4.750, ma molte non sono risultate adeguate perché incomplete o carenti. «Questo a dimostrazione – ha concluso Ciaccio – di una grave carenza di cultura d’impresa nella nostra isola». «Rinunciando a gran parte del nostro stipendio abbiamo potuto finanziare, con il fondo del microcredito, 23 aziende per un totale di 555 mila euro erogati». Lo dicono i deputati regionali del Movimento Cinque Stelle, che questa mattina hanno presentato all’Ars i risultati del progetto per la creazione di un fondo di microcredito alle aziende, alimentato con parte degli stipendi dei parlamentari. «È una goccia di benzina nelle taniche a secco dell’economia isolana – dicono – ma è soprattutto una risposta all’immobilismo di un governo che ha abbandonato le imprese al loro destino. Se l’esecutivo avesse voluto seguire il nostro modello di sviluppo, avrebbe potuto attivare grosse fette di fondi comunitari che purtroppo rimangono congelati per le difficoltà delle imprese a fornire idonee garanzie». Le somme messe a disposizione dei deputati del M5S servono come garanzia per l’erogazione di fondi Jeremie e dei capitali messi a disposizione da Banca etica, per un totale di circa tre milioni di euro disponibili. «Ad eccezione di Ragusa – proseguono i deputati – tutte le province siciliane sono rappresentate nella prima tranche di finanziamenti, con aziende che operano nei più svariati settori: dall’agroalimentare all’informatica, passando per le produzioni biologiche e per i beni culturali». Le somme erogate vanno da cinquemila a 25 mila euro a tassi fortemente agevolati (dal 2 al 4% circa). I partner dell’operazione sono Banca etica, Impact hub Sicilia e la fondazione Comunità di Messina onlus, che si occupano della gestione del fondo e della selezione delle domande di credito. Fonte
Related posts:
- Il M5S continua ancora a restituire il 70% dello stipendio per finanziare il fondo del microcredito per le piccole imprese
- Fuori dall’euro per salvare le imprese: qual è l’effetto più positivo dell’uscita dall’euro per le imprese?
- Reddito minimo garantito? “I soldi ci sono!”. Le 3giornate al CircoMassimo, sono servite a informare anche su questa iniziativa
- M55: “Finanziaria pessima, fare peggio era impossibile. Sviluppo e imprese ignorate, favorite le lobbies”