M55: “Finanziaria pessima, fare peggio era impossibile. Sviluppo e imprese ignorate, favorite le lobbies”
Palermo 30/12/2013. “Penalizzate le piccole aziende in favore delle grandi compagnie petrolifere che pagheranno meno royalties. Azzerato il fondo per il microcredito. Tra le pieghe del documento anche finanziamenti discutibilissimi, come quello per i disoccupati di Siracusa e per il Coppem”.
“Niente per lo sviluppo e per le imprese, i soliti favori agli amici degli amici”. “Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars boccia senza termini la Finanziaria che si avvia alla maratona dell’Aula e che bolla come “la peggiore delle manovre possibili”. Il documento di stabilità nega alle imprese e regala alle grandi compagnie petrolifere, cui riduce le royalties sulle estrazioni. La legge azzera pure il fondo per il microcredito per il quale si battono da un anno i deputati del gruppo parlamentare, destinando ad esso il 70 per cento delle loro indennità. Il fondo, arenatosi nelle estenuanti lentezze governative perde anche il milione e mezzo di euro che era stato stanziato a maggio. Dall’altro lato la finanziaria gratifica con cifre a sei zeri enti inutili come il Coppem e, in ossequio ad una logica oscura, i disoccupati di Siracusa (250 mila euro).
“Dopo il suk dell’anno scorso – affermano i deputati 5 stelle – siamo alle svendite, alle elemosine ed alle questue di quest’anno. Una finanziaria che ci aspettavamo fosse di rigore e sviluppo, con aiuti alle imprese in difficoltà ed ai molti lavoratori ormai posti ai margini del mondo produttivo, è in realtà una spartizione di elemosine e prebende per amici ed amici degli amici. Dopo le ultime vicende legate alla bocciatura delle proroghe ai commissari delle Province è chiaro che questo governo è ormai alla frutta e per garantirsi una maggioranza, quale essa sia, in grado di approvare questa finanziaria, si è adoperato nell’impresa di rincorrere i deputati uno ad uno, ricorrendo all’unico sistema che la politica è in grado di comprendere: regalie, prebende ed elemosine, finalizzate ad assecondare interessi personali e particolari a dispetto del bene comune e dell’interesse collettivo”.
I deputati del Movimento avevano provato a rifare completamente il volto a questa bruttissima finanziaria, quasi riscrivendola per intero con una pioggia di 180 emendamenti, quasi tutti impallinati in commissione bilancio.
Dal tiro a segno della seconda commissione sono usciti indenni solo sette-otto emendamenti targati 5 stelle sui 180 presentati, tra cui alcuni di una certa importanza, come quello che promuove strumenti di democrazia partecipata o quello che prevede l’istituzione di consorzi sociali tra persone svantaggiate, cui affidare la coltivazione di terreni con finalità solidaristiche.
“Ma ne sono stati bocciati altri molto importanti – affermano i deputati del Movimento – come quello che prevedeva contributi per la stipulazione di contratti di solidarietà tra lavoratori e accordi sindacali tra imprese e lavoratori per evitare l’interruzione o la sospensione di rapporti di lavoro”.
Ufficio Stampa M5S all’Ars
Tony Gaudesi
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