La sentenza taciuta in tivù: “La destra responsabile della strage di Bologna”

Gilberto Cavallini con líamico giornalista Massimiliano Mazzanti (D) durante una pausa del processo a Bologna, 09 Gennaio 2020. ANSA/GIORGIO BENVENUTI

20/01/2025 – Una strage che fu politica e non vide coinvolti solo i Nar, ma anche gli altri gruppi di estrema destra dell’epoca, legati ai servizi segreti deviati e manovrati dai vertici della P2. Nella requisitoria il rappresentante dell’accusa ha ricostruito quanto avvenuto in quei tragici giorni con la preparazione dell’attentato. Secondo l’accusa, nei giorni precedenti al 2 agosto Cavallini, 72enne, attualmente in semilibertà a Terni, ospitò il resto della banda (Mambro, Fioravanti e Ciavardini) in casa a Villorba di Treviso, dando così quantomeno supporto logistico al gruppo. Nella requisitoria di oltre 130 pagine il pg afferma che «è pianamente provato» l’apporto concorsuale e in particolare all’imputato si contesta di avere «fornito alloggio a Mambro, Fioravanti e Ciavardini, nella fase immediatamente precedente alla strage», di avere falsificato con il documento intestato a Flavio Caggiula, consegnato da Ciavardini a Fioravanti, e di avere «messo a disposizione» dei sodali un’auto con la quale hanno raggiunto «il luogo della strage». La Procura generale, inoltre, ha giudicato «del tutto inconcludenti le critiche» mosse nel ricorso presentato dalla difesa che «fanno leva sulla mancanza della prova della presenza fisica del Cavallini a Bologna» quel giorno, «della sua attività di detenzione esplosivo e di preparazione del congegno esplodente». Censure «chiaramente inidonee a inficiare la coerente ricostruzione dei fatti compiuta nella sentenza impugnata, da cui emerge in modo inequivocabile il complesso dei contributi apportati dall’imputato all’impresa criminosa; si tratta di condotte che non restano limitate alla manifestazione dell’affectio esistente tra i sodali della banda armata, ma arrecano un preciso apporto causalmente rilevante alla realizzazione della strage di Bologna». – [L’articolo completo su FONTE]