
18/10/2024 – “La decisione dei giudici di Roma è pregiudiziale. Non credo sia competenza della magistratura definire quali sono Paesi sicuri e quali no. È competenza del governo, quindi credo che il governo debba chiarire meglio cosa si intende per Paese sicuro. Troverò una soluzione anche a questo problema. Ho già convocato un Consiglio dei ministri per lunedì per approvare delle norme che servono a superare questo ostacolo.”
Secondo Giorgia Meloni “non spetta alla magistratura dire quali sono i paesi sicuri ma al governo”. Quindi dei diritti degli uomini, a loro garanzia, non dovrebbe agire un ente terzo e imparziale come la magistratura, ma un governo, di parte per definizione che per giunta sulla pelle dei migranti vuol costruire la propria bevete prplipaganda usandoli come capri espiatori di tutti i mali del mondo.
E su questo Giorgia Meloni si dice pronta ad andare in Consiglio dei ministri ed addirittura approvare un apposito decreto per poter continuare a mandare migranti in Albania, forzando la mano, provando a scavalcare la magistratura italiana e il diritto internazionale.
Uno scontro istituzionale senza precedenti. Forse peggiore anche di quello perpetrato dallo stesso Berlusconi in persona. Siamo di fronte ad un attacco frontale e pericolosissimo alla magistratura, allo Stato di diritto, ad ogni forma di semplice liberalismo e concezione democratica dello Stato.
Tutto ciò in nome di una idea illiberale, autoritaria, antidemocratica, priva dei più elementari pesi e contrappesi caratteristici della democrazia liberale. Un attacco di una gravità inaudita. In gioco e la nostra democrazia come la abbiamo conosciuta dal dopoguerra ad oggi. Difendiamo con tutte le nostre forze!
Fino a qualche anno fa diceva esattamente l’opposto. Giustizia, Meloni: no conflitto tra politica e magistratura: