Corruzione all’Ars, si chiude l’inchiesta sull’assessore al Turismo. Amata: «Chiarirò tutto»

17/07/2025 – Corruzione, nomine e mance. Il “ponte” delle inchieste giudiziarie sulla destra al governo in Sicilia e Calabria. Politica e fondi pubblici. Da Palermo e Catanzaro i magistrati indagano su presunti favori e sulla sanità. Nel mirino i big di Fratelli d’Italia e Forza Italia. E tremano anche i vertici dei partiti nazionali al governo-

La procura di Palermo ha chiuso la prima parte degli accertamenti sulla corruzione che viaggerebbe tra Regione e Assemblea regionale siciliana, notificando un avviso di conclusione delle indagini preliminari – preludio della richiesta di rinvio a giudizio – all’assessore siciliano al Turismo, Elvira Amata, di Fratelli d’Italia, e all’imprenditrice Marcella Cannariato, moglie del patron di Sicily by Car, Tommaso Dragotto. L’ipotesi è quella di un patto di scambio – che sarebbe confermato dalle intercettazioni della Guardia di finanza – tra l’esponente del governo Schifani e la Cannariato.

In un filone diverso è coinvolto anche il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, con la sua ex portavoce e faccendiera Sabrina De Capitani. Per quel che riguarda Amata, i pm Andrea Fusco e Felice De Benedittis contestano i rapporti tra Cannariato e il capo di gabinetto dell’assessore, Giuseppe Martino, detto Pippo. Marcella Cannariato, che seguiva numerose fondazioni e riceveva finanziamenti regionali attraverso l’assessorato al Turismo, per ottenere quei fondi avrebbe assunto il nipote dell’assessore in una delle sue società (A&C broker) e dato un incarico ben retribuito di consulenza a Martino. – [FONTE]