Biglietti gratis Tirrenia, 40 indagati per corruzione: ammiragli, magistrati, forze dell’ordine

15/04/2025 – Il PM Cotugno ipotizza favori in cambio di ticket per i traghetti da parte di giudici, funzionari di questure e prefetture. I militari delle Capitanerie sospettati di aver chiuso un occhio sulle violazioni ambientali. Chieste 13 misure restrittive, anche arresti.

Ci sono ammiragli, magistrati ma anche appartenenti alle forze dell’ordine e funzionari di varie prefetture, tra i circa 40 indagati per corruzione nell’ambito di un nuovo filone dell’inchiesta della procura di Genova sulla Tirrenia-Compagnia italiana di navigazione. Secondo l’accusa, avrebbero viaggiato a bordo delle navi della compagnia gratis con carte “gold” fornite dalla società. Nel filone principale, che riguarda l’indagine sulle frodi in pubbliche forniture, inizieranno mercoledì i primi interrogatori davanti al gip delle 13 persone coinvolte. Il pubblico ministero Walter Cotugno ha chiesto gli arresti domiciliari per due e 11 interdittive.

Giovedì scorso la guardia di finanza e la guardia costiera di Genova hanno eseguito un sequestro preventivo da oltre 64 milioni alla Compagnia Italiana di Navigazione, sequestrando 3 navi. Il sequestro riguarda il contratto tra la compagnia e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la linea Genova-Porto Torres stipulato per garantire la continuità territoriale a fronte del quale la società di navigazione percepisce risorse pubbliche.

Secondo gli investigatori, coordinati dalla procura genovese, la Cin avrebbe usato alcune navi della propria flotta senza i requisiti previsti dalle norme internazionali in materia ambientale. In particolare, alcuni componenti dei motori principali e dei diesel generatori di corrente sarebbero stati manomessi, alterati e sostituiti con pezzi di ricambio non originali. Tali operazioni, ritenute di natura fraudolenta, sarebbero state occultate mediante attestazioni false riportate sui registri o attraverso la contraffazione delle impronte di una pubblica autenticazione e avrebbero consentito alla compagnia di navigazione di mantenere attive le certificazioni previste dalla normativa convenzionale di settore e di evitare il fermo della navigazione. – [FONTE]

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