Messina. Sequestrati 2mln e 500mila euro all’ex rettore Cuzzocrea

27/11/2025 – L’indagine ha consentito di svelare un sofisticato meccanismo, attraverso il quale l’ex Rettore si sarebbe appropriato, indebitamente, di fondi destinati alla ricerca scientifica dell’Università. Sicchè, allo stato, sono state contestate plurime ipotesi di peculato, essendosi, l’ex Rettore, nella qualità di pubblico ufficiale e responsabile scientifico di numerosi progetti di ricerca affidati, da enti privati o finanziati da Enti Pubblici, al Dipartimento “ChiBioFaram” del locale Ateneo, appropriato di ingenti somme di denaro, utilizzando, a fini di rimborso spese, documentazione contabile artefatta, gonfiata o non inerente ai medesimi progetti di ricerca scientifica, formalmente condotti nel quadriennio 2019-2023.

Contestualmente, la Procura della Repubblica di Messina ha proceduto, con separato provvedimento, al sequestro preventivo, adottato in via di urgenza, di oltre 860.000,00 Euro, con riferimento a ulteriori somme di denaro, di cui lo stesso ex Rettore si sarebbe appropriato, in ragione del proprio ufficio, avendo distratto a vantaggio di un’azienda agricola a lui riferibile, beni e servizi, in realtà destinati all’Università ed acquisiti con procedure di affidamento diretto gestite dall’Università. Anche in relazione a tale sequestro, sono state contestate svariate ipotesi di peculato.

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Le indagini, coordinate dai magistrati del Dipartimento specializzato in reati contro la pubblica amministrazione e delegate al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Messina, avevano preso l’avvio a seguito di diversi esposti presentati da un membro del Senato accademico della locale Università degli Studi, riferiti a presunte irregolarità ascrivibili al Rettore pro tempore dell’Ateneo peloritano, in sede di rimborsi spese nell’ambito dell’attività di ricerca dallo stesso ex Rettore svolta. – [CONTINUA SU FONTE]

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