
10/02/2025 – Duro colpo alla criminalità organizzata dell’area Nord di Napoli con arresti nei confronti di due gruppi criminali operanti nella città di Pomigliano d’Arco. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo Castello di Cisterna hanno eseguito 27 arresti: 23 sottoposte in carcere e 4 ai domiciliari. I reati, contestati a vario titolo e aggravati dal metodo mafioso, sono associazione di tipo mafioso, tentata estorsione, estorsione, detenzione e porto di armi, pubblica intimidazione con uso di armi, incendio, tentato omicidio, ricettazione, associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione a fine di spaccio di droga, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, rapina, usura e sequestro di persona.
«Sindaco smentito»
«Il sindaco di Pomigliano ha detto che da decenni non c’era camorra a Pomigliano: lui è stato sindaco più volte, certificò che nel suo Comune non c’era la camorra, mi pare che sia stato smentito», ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri nel corso della conferenza stampa indetta per illustrare il blitz anticamorra. Il generale Biagio Storniolo ha ricordato che ci sono state «diverse proposte di interdittive antimafia riguardanti imprese della zona. Credo che il fumus commissi delicti sia stato validato, almeno a livello investigativo».
Il Video di qualche anno fa e delle sue dichiarazioni:
L’Amministrazione Comunale di Pomigliano d’Arco esprime il «proprio plauso e il più sentito ringraziamento ai Carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna per la brillante operazione condotta sul territorio. L’impegno costante delle forze dell’ordine rappresenta un baluardo fondamentale per la sicurezza dei cittadini e per l’affermazione della legalità». Questa operazione «testimonia ancora una volta l’importanza del ruolo delle forze dell’ordine nel contrasto a ogni forma di illegalità. La nostra comunità ha il diritto di vivere in un ambiente sicuro e protetto, e come Amministrazione siamo fermamente impegnati in questa direzione». Proprio in quest’ottica, sabato prossimo inaugureremo il nuovo Comando della Polizia Locale, un presidio di legalità e sicurezza per la città, che contribuirà a rafforzare il controllo del territorio e la vicinanza delle istituzioni ai cittadini.
«L’ingresso dei telefonini non si risolverà fino quando il Dap non intende comprare e utilizzare i jammer, che costano 60mila euro l’uno, per impedire il funzionamento dei cellulari in carcere: di questo passo continueremo a documentare decine e decine di reati di camorra», ha detto Gratteri nel corso della conferenza stampa. E a chi dice che non ci sono soldi per fare i concorsi e assumere agenti e per acquistare i jammer Gratteri risponde: «Se non ci sono adesso con il Pnrr, allora non ci saranno mai». Gratteri ha più volte affrontato il tema dei cellulari in carcere, usati per guidare i clan malgrado la reclusione: «Perché non comprate i jammer almeno dove c’è l’alta sicurezza? – ha ripetuto Gratteri – se non siamo in grado di sterilizzare i reparti di alta sicurezza non adiamo da nessuna parte».
Le reazioni politiche
«C’è ancora qualcuno disposto a sostenere che a Pomigliano la criminalità organizzata e i clan camorristici non siano più presenti? Quanto accaduto poche ore fa dimostra l’esatto contrario». A dirlo Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale della Campania e componente del Gruppo Misto, commentando i 27 arresti di questa mattina. «Alle forze dell’ordine e alla magistratura il mio plauso e sostegno incondizionato per la brillante operazione con la quale sono stati colpiti al cuore due clan di camorra in lotta tra loro per il controllo del territorio – ha aggiunto – . La parte produttiva e sana della città, non può e non vuole subire l’affronto della criminalità che ogni giorno imperversa sul territorio. Pomigliano ha bisogno di essere liberata definitivamente da questo cancro che mina il buon nome della città e di tutti i pomiglianesi onesti». «Mi sono sempre chiesta per quale ragione il primo cittadino sentisse la necessità di affermare in ogni occasione che a Pomigliano la camorra non esiste, un’affermazione inspiegabile e grave. Ora il minimo che questo sindaco può fare è chiedere scusa alla nostra città. Il mio auspicio è che l’azione di pulizia dai criminali da parte di magistratura e forze dell’ordine rafforzi la fiducia dei pomiglianesi nelle istituzioni, anche di coloro che magari si sono sentiti scoraggiati nel denunciare illeciti e soprusi dinanzi alle massime istituzioni locali così impegnate a negare l’esistenza della camorra sul nostro territorio», ha concluso Ciarambino.