
06/03/2025 – Dopo la scoperta in Norvegia del più grande giacimento di terre rare in Europa, a Ceccano (provincia di Frosinone) è stato inaugurato il primo impianto per il loro recupero.
Il primo impianto in Europa per il recupero delle terre rare
A settembre in Italia, a Ceccano (Frosinone), è stato inaugurato infatti il primo impianto in Europa per il recupero delle terre rare. Il progetto, parte del programma europeo New-Re, è supportato da Eit RawMaterials, il più grande consorzio mondiale nel settore delle materie prime, e nasce dalla collaborazione tra Erion, Osai, Ku Leuven, Treee, Smart Waste Engineering, Glob Eco e l’Università degli Studi dell’Aquila.
Mentre il quadro geopolitico si infiamma dopo l’esplosivo scontro alla Casa Bianca tra il Presidente Usa Trump e il suo omologo ucraino Zelensky, vale la pena soffermarsi su cosa possa fare l’Europa sulle terre rare. Sappiamo infatti che il nodo dell’accordo tra Stati Uniti e Ucraina è tutto lì, tanto che Zelensky sta continuando a rimarcare che”l’accordo sulle terre rare è pronto per essere firmato”.
La situazione europea è critica, ma non drammatica. Gli sforzi di von der Leyen e dei Paesi membri vanno tutti nella direzione di ridurre la dipendenza europea dalle importazioni di terre rare da Paesi come Cina e Russia, che controllano la maggior parte dei giacimenti. E una buona notizia arriva proprio dall’Italia, con un impianto all’avanguardia.