TORINO: “Corruzione e gara truccata a Porta Palazzo”, indagati la dirigente comunale e un’imprenditore

11/10/2024 – Stringeva mani e ascoltava lamentele il sindaco Stefano Lo Russo, mercoledì mattina tra i banchi di Porta Palazzo. «Servono più vigili e pulizia», gli dicevano mentre perlustrava con la sua visita istituzionale il più grande mercato della città. Sempre mercoledì, curiosa coincidenza, gli agenti del Sisco (la sezione investigativa del servizio centrale operativo della polizia), bussavano all’assessorato al commercio del Comune esibendo un’ordine di perquisizione per un’inchiesta (con una decina di indagati) che riguarda proprio il mercato di Porta Palazzo.

Turbativa d’asta e corruzione sono i reati contestati a Paola Virano, direttrice del dipartimento commercio del Comune. Le accuse riguardano due distinti filoni. La presunta turbativa è infatti relativa all’asta pubblica del Comune «per la costituzione della proprietà superficiale per 99 anni per la valorizzazione del mercato coperto ovest o II ittico» si legge nel decreto. Un bando cioè del novembre 2023 da 2 milioni e 667 mila euro andato più volte deserto (quello nuovo scadrà i primi di novembre con una base d’asta abbassata a 1 milione 880 mila euro). Il termine per la presentazione delle offerte era fissato al 18 dicembre 2023. Ma proprio la mancata aggiudicazione della gara a cui erano interessate due cordate di imprenditori è al centro dell’indagine.

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Secondo l’accusa del pm Giovanni Caspani, infatti, la dirigente e due privati «in concorso tra loro» avrebbero «direttamente e indirettamente» partecipato all’asta pubblica «mediante collusioni dirette a risolvere le problematiche degli offerenti». Sarebbe insorta «l’incapacità di depositare la cauzione provvisoria pari al 10 per cento del valore a base d’asta mediante fideiussione bancaria o polizza fideiussoria». Non riuscendo a procurarsela in tempo, la gara sarebbe stata «fatta risultare deserta alla prima scadenza del termine e prorogata fino al 18 dicembre».

L’ipotesi di corruzione invece riguarda il Mercato centrale e coinvolge l’imprenditore e presidente Umberto Montano e il canone da versare al Comune per la sua gestione. Le indagini mirano a chirire i contorni della trattativa iniziata tra maggio e giugno e ancora in corso, per agevolarlo. Il patron di Porta Palazzo infatti sarebbe stato favorito per la rateizzazione di un debito, facendo scendere di un milione di euro il canone che era stato pattuito con una convenzione tra il Comune e la società che gestisce lo spazio food, risalente al 2010 e modificata nel 2018. Paola Virano fa sapere di essere «molto tranquilla», in quanto ha «sempre operato per il bene della città e cercato di realizzare progetti per far crescere Torino». «Siamo fiduciosi — spiega il difensore Roberto Capra — che gli accertamenti in corso dimostreranno la correttezza delle sue sue condotte».

C’è poi un terzo filone che riguarda il comune di Trofarello, dove sono indagati il segretario comunale e il vice per l’ipotesi di un concorso truccato per un posto amministrativo e sono contestati episodi di corruzione per il rilascio di titoli edilizi. – [Repubblica.it]