
13/03/2025 – I primi due ai domiciliari, il terzo in carcere. I militari del nucleo Pef della Gdf di Lecce stanno seguendo 10 misure restrittive della libertà personale e 6 interdittive per reati contro la pubblica amministrazione e appalti pubblici truccati. Tra gli arrestati figurano tre sindaci salentini: Ernesto Toma sindaco di Maglie, Salvatore Sales sindaco di Sanarica e il sindaco di Ruffano Antonio Rocco Cavallo. I primi due ai domiciliari, il terzo in carcere.
I reati ipotizzati vanno dalla associazione a delinquere alla corruzione, anche elettorale, al falso, e ancora turbativa d’asta, frode in pubbliche forniture, truffa. Si tratta dell’epilogo dell’inchiesta che lo scorso gennaio aveva portato il GIP di Lecce gip Stefano Sala a notificare 25 decreti di fissazione dell’interrogatorio preventivo finalizzati all’eventuale emissione di misure cautelari.
Un sistema di corruzione attorno agli appalti pubblici
L’indagine ha rivelato un complesso sistema corruttivo che vede al centro un imprenditore salentino di 49 anni, identificato come il principale artefice di una rete di società che avrebbero ottenuto numerosi appalti pubblici grazie alla complicità di funzionari pubblici e tecnici. L’imprenditore, infatti, avrebbe condizionato l’assegnazione delle gare attraverso la manipolazione di atti e verbali, grazie all’asservimento di un pubblico funzionario ai suoi interessi.
L’inchiesta ha svelato anomalie nell’assegnazione degli appalti in diversi Comuni del Sud Salento, coinvolgendo anche progetti finanziati con fondi nazionali, regionali e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La Procura contesta inoltre il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Un sistema di favori e denaro in cambio di appalti
L’imprenditore indagato avrebbe agito da regista di un sistema di imprese riconducibili a familiari, dipendenti o prestanome, stabilendo in anticipo a quali gare partecipare e, soprattutto, quali aggiudicarsi. Il suo legame con funzionari pubblici e amministratori locali – tra cui sindaci, assessori e dirigenti tecnici – avrebbe permesso un controllo sistematico sugli appalti pubblici.
Aggiornamento 22/03/2025 – L’ex sindaco resta in carcere, “domiciliari solo col braccialetto elettronico”
Gli avvocati di Antonio Cavallo valutano di contestare la scelta del Gip di Lecce. Martedì la decisione del Riesame sugli arresti per corruzione. Il primo cittadino si è dimesso, ma teme di dover rimanere ancora in cella perché mancano i dispositivi:
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