
11/04/2025 – È il titolo di Haaretz ad un’allarmata analisi di Uri Misgav. Scrive Misgav: “Chiunque voglia farsi un’idea di come sarà Israele se diventerà ufficialmente Bibistan, ha ricevuto un’eccellente dimostrazione nel corso di 24 ore, in due tribunali. A Gerusalemme, una folla organizzata si è scatenata nella Corte suprema su ordine dell’alto.
Giudici, firmatari di petizioni e loro avvocati, capi passati e presenti del servizio di sicurezza Shin Bet (anche se quello in carica non era fisicamente presente), famiglie in lutto, giornalisti e persone comuni il cui unico crimine era quello di non sostenere il Primo ministro Benjamin Netanyahu sono stati maledetti, minacciati e attaccati.
Nonostante ciò, si è tenuta un’udienza di tipo commerciale ed è stata emessa una sentenza che non ha ceduto a questo governo delinquente, che ha persino inviato i propri rappresentanti ad assalire i giudici.
Il giorno successivo, a Tel Aviv, abbiamo assistito a un’altra dimostrazione di un sistema giudiziario paralizzato e scoraggiato che si fa beffe di se stesso e del principio di uguaglianza davanti alla legge. L’imputato Netanyahu si trovava presso il tribunale distrettuale di Tel Aviv per continuare a testimoniare nel suo interminabile processo, testimonianza di cui ha detto, all’inizio: “Ho aspettato otto anni per questo momento!”.
Tuttavia, è emerso che, in realtà, ha esercitato enormi pressioni sullo Shin Bet affinché fornisse un parere che gli impedisse di vivere questo momento tanto atteso per motivi di sicurezza. Il suo avvocato ha riferito ai giudici che l’imputato era stanco e con gli occhi spenti, chiedendo quindi che la sessione venisse interrotta.
In passato, ci avevano fatto credere che l’aereo del Primo Ministro, il Wing of Zion, avesse bisogno di una camera da letto con un letto king size, una doccia lussuosa e armadi per potersi riposare e rinfrescare durante i suoi voli. Ma il giudice Rivka Friedman-Feldman ha detto: “Cominciamo e poi vedremo”.
E così iniziarono. Netanyahu si è lanciato in un’altra serie di autocommiserazioni: “Mi sento come se fossi in Germania Est o a Teheran. Che razza di regime oscuro abbiamo qui?”. E i giudici compassionevoli lo hanno mandato a casa a dormire.
Questo è il modo in cui si presenteranno le cose in ogni battaglia che Israele perderà contro il Bibistan. Basta pensare, ad esempio, allo Shin Bet sotto gli attuali e passati direttori Ronen Bar, Nadav Argaman e Yoram Cohen e la polizia sotto l’ex commissario Roni Alsheich, per notare le grandi differenze con la milizia conosciuta come polizia sotto il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir e il commissario di polizia Danny Levy.
Basta osservare cosa è successo alla Commissione per il Servizio Civile sotto Daniel Hershkowitz e all’Ufficio del Controllore di Stato sotto Matanyahu Englman. Osserva gli sforzi del governo per il recupero degli ostaggi sotto la guida di Ron Dermer rispetto a quelli compiuti quando erano guidati da Bar, dal direttore del Mossad David Barnea e dal Magg. Gen. (ris.) Nitzan Alon. – [CONTINUA SU FONTE]
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