Sangiuliano indagato dalla Procura di Roma. Peculato e rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio

10/09/2024 – A riportare la notizia, sul proprio sito internet, è la Repubblica citando un articolo del Corriere della Sera. I reati ipotizzati dai magistrati sono quelli di peculato e rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio. Come da protocollo, rivela il Corriere della Sera, il fascicolo adesso verrà trasmesso al tribunale dei Ministri, considerando la carica ricoperta fino a pochi giorni fa da Sangiuliano. I fatti che i pm sono chiamati ad approfondire ruotano intorno agli stessi per i quali l’ex titolare del Mic ha presentato le dimissioni irrevocabili, ovvero al rapporto con la 41enne Maria Rosaria Boccia, coinvolta in attività istituzionali anche senza un preciso incarico.

Il reato di peculato riguarda i presunti viaggi che l’imprenditrice ha detto di aver fatto insieme con l’ex ministro, anche di lungo raggio e per eventi non legati al ruolo di Sangiuliano. Lo stesso ex ministro ha ribadito più volte che nessun euro pubblico è stato speso in favore di Boccia. Discorso simile per il reato di rivelazione e diffusione di segreto d’ufficio, un’accusa che nasce sempre dalle parole della consulente che ha più volte affermato di essere stata coinvolta in riunioni organizzative in vista del G7.

Il tribunale dei Ministri ha 90 giorni per le indagini. La Procura di Roma trasmetterà a breve al Tribunale dei ministri il fascicolo di indagine che vede indagato per peculato e rivelazione del segreto istruttorio l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. L’invio sarà accompagnato da una breve relazione allegata alla denuncia presentata dal parlamentare dei Verdi, Bonelli. La sezione specializzata del tribunale ordinario competente per i reati ministeriali avrà 90 giorni per compiere l’attività: ha poteri requirenti e quindi può svolgere indagini (ascoltare le persone coinvolte) e affidare anche deleghe agli investigatori per effettuare una serie di accertamenti. All’esito dell’attività svolta il Collegio può disporre l’archiviazione del procedimento con decreto non impugnabile oppure la trasmissione degli atti con una relazione motivata al Procuratore della Repubblica, affinché chieda l’autorizzazione a procedere.
Il legale di Sangiuliano, dalla Procura di Roma un atto dovuto. [ANSA]