10/11/2024 – Ci sono quattro arresti per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010. Si tratta dell’ufficiale dei carabinieri Fabio Cagnazzo, del figlio del boss nonché collaboratore di giustizia Romolo Ridosso del clan di Scafati Loreto-Ridosso, dell’imprenditore Giuseppe Cipriano e dell’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi. Il raggruppamento operativo speciale dei carabinieri di Roma ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
“Pure il pescatore lo abbiamo messo a posto”: è la frase che Romolo Ridosso, uno dei quattro arrestati per l’omicidio, avrebbe pronunciato dopo avere parlato davanti alla sua abitazione di Lettere (Napoli) con il carabiniere Lazzaro Cioffi, giunto con un’altra persona a bordo un suv nero. L’episodio, riferito alcuni anni dopo dalla convivente di Ridosso, risale al settembre del 2010, subito dopo l’omicidio. Per gli inquirenti a quell’incontro – durante il quale si sarebbe parlato proprio della morte di Vassallo – avrebbero preso parte Lazzaro Cioffi e anche Giuseppe Cipriano, entrambi arrestati oggi.
Angelo Vassallo, il sindaco- pescatore di Pollica sarebbe stato ucciso poche ore prima di incontrare l’allora comandante della Compagnia dei Carabinieri di Agropoli, Raffaele Annichiarico, al quale avrebbe denunciato il traffico di sostanze stupefacenti scoperto nel porto di Acciaroli. Tale particolare è contenuto nell’ordinanza con la quale la gip del Tribunale di Salerno, Annamaria Ferraiolo, ha disposto la custodia cautelare in carcere per quattro persone, tra le quali il 64enne colonnello dei Carabinieri Fabio Cagnazzo, indagati dalla Dda salernitana per l’omicidio di Vassallo, morto nella notte tra il 5 e il 6 settembre 2010. Vassallo, che nei giorni prima dell’omicidio era apparso particolarmente turbato agli occhi dei suoi conoscenti, aveva contattato l’allora pm della Procura di Vallo della Lucania Alfredo Greco, al quale aveva parlato della necessità di avviare indagini sul traffico di stupefacenti che aveva scoperto nel porto di Acciaroli e sul coinvolgimento di soggetti “insospettabili” e di elevata caratura criminale, al punto che il sindaco si era mostrato reticente nell’esporre la sua scoperta. Non fidandosi dei Carabinieri di Pollica e di Vallo della Lucania, che riteneva disinteressati al fenomeno, aveva contattato l’amico Greco che a sua volta lo aveva messo in contatto con Annichiarico, con il quale aveva concordato un incontro il 26 agosto 2010. Quella mattina però si è verificata una rapina in banca ad Agropoli (250mila euro il bottino) e i Carabinieri furono costretti ad intervenire, così fu rinviato l’incontro alla mattina del 6 settembre. Quell’incontro, tuttavia, non c’è mai stato: nella notte tra il 5 e il 6 settembre Vassallo rimase vittima dell’agguato. – [Approfondisci su FONTE]