04/11/2024 – L’accusa è gravissima: hanno fatto parte, con ruoli e modalità diverse, di un gruppo affaristico in grado di influenzare e controllare le principali iniziative della pubblica amministrazione, soprattutto nel settore della speculazione edilizia in Trentino Alto Adige. Per questo motivo la Procura distrettuale di Trento ha emesso un mandato d’arresto per il magnate austriaco René Benko, fondatore del gruppo Signa (finito poco meno di un anno fa sulla stampa internazionale per un mega crac) e per altre otto persone (tutte ai domiciliari), tra cui il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager, la sindaca di Riva del Garda Cristina Santi (esponente della Lega) e l’ex senatore Vittorio Fravezzi (eletto con Unione per il Trentino). Le indagini sono state coordinate dalla Dda della Procura di Trento con Carabinieri del Ros e i Finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Finanza di Trento. Al centro dell’indagine l’area ex Cattoi di Riva del Garda.
Le accuse contestate includono: associazione per delinquere, turbativa d’asta, finanziamento illecito ai partiti, traffico di influenze illecite, truffa, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, oltre a diversi reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione, induzione indebita, rivelazione di segreti d’ufficio e omissione di atti d’ufficio, nonché violazioni delle norme tributarie legate all’emissione di fatture per operazioni inesistenti. I militari hanno eseguito oltre 100 perquisizioni nei confronti di altre persone sottoposte ad indagine, società ed enti pubblici territoriali nelle province di Trento, Bolzano, Brescia, Milano, Pavia, Roma e Verona nonché all’estero attraverso i canali di cooperazione giudiziaria internazionale. Per l’accusa, gli imprenditori coinvolti si sono resi disponibili a finanziare le campagne elettorali di amministratori pubblici, ottenendo poi agevolazioni, procedure semplificate e concessioni per iniziative immobiliari.
Benko era il capo – Il ruolo del magnate austriaco René Benko è stato ben delineato dagli inquirenti: “Grazie al suo potere economico è uno dei promotori dell’associazione per delinquere, rappresentato in Italia e strettamente coordinato e collegato con Peter Heinz Hager, indicando a quest’ultimo come ottenere le autorizzazioni sulle speculazioni da realizzare, impartendo ordini sull’esecuzione dello stato dei lavori conseguenti alle autorizzazioni, aggiornato da Hager sull’evolvere dei rapporti con il mondo istituzionale”. È quanto contesta la Dda della procura di Trento all’imprenditore austriaco, destinatario di un mandato di arresto per rogatoria internazionale in quanto considerato a capo della presunta associazione per delinquere. René Benko, nel frattempo, nel primo pomeriggio si è presentato alla Polizeidirektion di Innsbruck, dove è stato sentito dagli inquirenti. Il magnante austriaco resta comunque a piede libero, come scritto dal quotidiano Der Standard. – [Approfondisci su FONTE]