
12 APRILE 2025 – L’accusa di corruzione elettorale. Due presunte associazioni (l’ex assessora sarebbe coinvolta in una sola) per delinquere riguardano Regione Puglia, Comune di Grumo e Comune di Triggiano. Stessa richiesta della Procura di Bari per altre 16 persone. L’annuncio di Cataldo che sarà in lista per “Onofrio D’Alesio Sindaco”.
La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex assessora regionale A. M, il marito A. C. e altre 16 persone coinvolte nell’inchiesta sulle due presunte associazioni per delinquere finalizzate alla corruzione elettorale che avrebbero alterato l’esito delle elezioni amministrative nel Comune di Grumo Appula e della Regione Puglia (del 20 e 21 settembre 2020) e nel Comune di Triggiano (del 3 e 4 ottobre 2021). L’udienza preliminare si aprirà il 3 luglio prossimo davanti alla gup Susanna De Felice.
E’ contestato il reato associativo in relazione alle elezioni di Grumo Appula per aver promesso, assieme ad altri indagati, 50 euro per ogni voto oppure un posto di lavoro. M., in particolare, era candidata alle Regionali in abbinamento su Grumo Appula con Nicola Lella (indagato) come consigliere comunale. Secondo l’accusa, M. “prendeva parte all’associazione al fine di ottenere la sua elezione, delegando al coniuge S. C. di mantenere i rapporti diretti con gli altri sodali, nonché con gli elettori compiacenti”.
Nella richiesta di rinvio a giudizio sono anche contestati a vario titolo i reati di calunnia ai danni di appartenenti alla Guardia di Finanza, accusati di aver redatto verbali falsi; due episodi di corruzione: uno in relazione a un compenso per una nomina al Comune di Triggiano, l’altro attribuito a Cataldo e al medico Giuseppe Siciliani, direttore della Lungodegenza post acuzie di Triggiano, per far rilasciare al medico un certificato medico falso in favore di un indagato che usò il dpcumento per farsi annullare una multa per guida senza patente dal giudice di pace. Al medico Cataldo avrebbe promesso che, con la riorganizzazione del presidio sanitario di Triggiano, avrebbe mantenuto il ruolo di responsabile dell’unità operativa grazie all’interessamento suo e di sua moglie.
E in serata Cataldo ha diffuso una nota con cui annuncia la candidatura alle prossime elezioni al Comune di Triggiano il 25 e 26 maggio. Nel testo, tra l’altro si legge: “Se non fossi sicuro dell’assoluta regolarità del mio agire, delle mie scelte, della mia buonafede e soprattutto del rispetto e della fiducia che ripongo nella Magistratura avrei desistito. La certezza che al più presto sarà ricostruita la verità dei fatti, mi rende ancor più convinto della decisione di candidarmi alle prossime amministrative di Triggiano alla carica di consigliere comunale nella lista Onofrio D’Alesio Sindaco, conscio anche delle prevedibili e scontate strumentalizzazioni che ci saranno”.
Nonostante C.: “Mi candido al Consiglio comunale di Triggiano”
Intanto lo stesso Cataldo ha annunciato in serata in una nota la sua candidatura al Consiglio comunale di Triggiano. “Altri, al mio posto, in attesa di chiarire i fatti rispetto ai quali rivendico la mia totale estraneità, si metterebbero da parte avallando così una responsabilità non solo giuridica ma anche morale, io non abdicherò al senso di colpa. Non ci sto, ci metto la faccia annunciando la mia candidatura come consigliere comunale nella mia Triggiano a sostegno di Onofrio D’Alesio sindaco”. “Se non fossi sicuro dell’assoluta regolarità del mio agire, delle mie scelte, della mia buonafede e soprattutto del rispetto e della fiducia nella Magistratura, statene certi, dopo 24 anni dalla mia ultima candidatura al Comune, avrei desistito. La forza della ragione e la certezza che sarà ricostruita la verità dei fatti, mi rende ancor più convinto della decisione assunta, conscio anche delle prevedibili e scontate strumentalizzazioni che ci saranno”, scrive C.. – [FONTE Repubblica.it]
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