25-09-2024 – L’Italia ha aperto la strada a investimenti delle aziende di Musk nell’internet satellitare e nel settore spazio. Avrà in cambio una sponda nella linea Ue sui social media e sui temi cari alla destra? Un premio che il magnate dell’alta tecnologia ha consegnato a Meloni lunedì solleva varie questioni.
Il Global Citizenship Award che Giorgia Meloni ha ricevuto lunedì sera dalle mani di Elon Musk a New York, a margine degli impegni all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, sembra andare oltre i meriti avuti finora della premier italiana.
Secondo media locali, Meloni ha chiesto all’Atlantic Council, think tank che lavora dal 1961 per la cooperazione tra Stati Uniti ed Europa, che a consegnarle il premio (verrà assegnato, tra gli altri, anche al premier greco Mitsotakis, come in passato al presidente ucraino Zelensky) fosse proprio l’imprenditore proprietario di Tesla e di altre società dell’alta tecnologia.
L’associazione tra Meloni e il miliardario sudafricano, arricchitosi tra Texas e California, non sembra casuale. Musk sembra potere diventare un fattore economico e politico anche in Italia, dopo essere ampiamente intervenuto nelle presidenziali americane in programma il prossimo 5 novembre.
La possibile alleanza tra Musk e Italia per Starlink e Space X
L’imprenditore sta utilizzando da tempo la sua ultima acquisizione, la piattaforma social X per esprimere il proprio sostegno al candidato repubblicano, l’ex presidente Donald Trump.
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Anche l’asse politico tra il 53enne Musk e l’Italia ha un potenziale, ma le sue ragioni economiche appaiono preponderanti.
Domenica l’imprenditore ha ripubblicato su X un post che lo vede con Andrea Stroppa, un giovane informatico accreditato come il suo braccio operativo in Italia da un’intervista con il quotidiano La Repubblica.
Il post, di cui è autore un giornalista americano che segue le vicende delle compagnie di Musk, indica che “l’articolo 25 sta per aprire la strada a Starlink come sistema di backup in Italia”.
L’articolo 25 è quello del nuovo regolamento che permette ad agenzie pubbliche e aziende private del settore spazio di operare in Italia, approvato a giugno dal governo Meloni (che al suo arrivo negli Stati Uniti domenica ha incontrato i vertici di Google e Microsoft per discutere del futuro prossimo dell’intelligenza artificiale).
È noto come Musk con la sua Space X collabori da tempo con la Nasa per rendere operativo un nuovo vettore spaziale che raccolga l’eredità degli Shuttle per le missioni spaziali.
Ma questa clausola in particolare prevede che l’Italia si doti di una “riserva di capacità trasmissiva attraverso comunicazioni satellitari” per garantire il funzionamento di servizi strategici, militari e civili, in caso di blackout delle reti Internet terrestri, come la rete di satelliti di Musk ha già fatto per l’Ucraina dopo l’invasione russa.
In questo senso Starlink, che è un’altra creatura del tycoon sudafricano, cerca di battere la concorrenza di aziende europee, con il benestare di Roma che, secondo l’agenzia di stampa Bloomberg, punta a investimenti nel comparto spazio da circa 7 miliardi di euro dal 2026.
Anche un’alleanza tra X e l’Italia sui social nell’Ue?
La stessa stretta dell’Unione europea con il Digital service act contro contenuti radicali e fake news pubblicati dalle piattaforme social, come mostrano i casi di Telegram e della stessa X, potrebbe essere un motivo di interesse di Musk per l’Italia.
Dopo le critiche a X come megafono dell’estrema destra e la difesa d’ufficio del suo proprietario invocando la libertà di espressione, un’Europa più a destra con l’Italia che pesa sulla Commissione (pur con il gruppo dei Conservatori e riformisti europei di Meloni e del neo commissario Fitto all’opposizione in Parlamento) potrebbe aiutare ad ammorbidire la linea di Bruxelles sulle piattaforme social e le relative sanzioni. – [FONTE]
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