Maxi sequestro da 11 milioni di euro per frodi fiscali sui bonus edilizi. Sgominato sodalizio criminale tra Prato e Pistoia.

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15/05/2025 – L’indagine, avviata nel 2022 e frutto di una meticolosa attività investigativa del Gruppo Prato della Guardia di Finanza, ha consentito di ricostruire l’operatività di un sistema fraudolento, attivo a livello nazionale, volto alla creazione e commercializzazione di crediti d’imposta fittizi connessi al cosiddetto “Bonus Facciate”, introdotto dalla Legge n. 160/2019 (art. 1, commi 219-224) e reso cedibile e monetizzabile presso soggetti terzi (inclusi intermediari finanziari) dal Decreto-Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).

Gli indagati, attraverso la falsa attestazione di lavori edilizi mai eseguiti, in tutto o in parte, hanno indotto in errore l’Agenzia delle Entrate, generando crediti d’imposta inesistenti che venivano successivamente ceduti a terzi soggetti in buona fede o monetizzati con il concorso di intermediari professionali. In molti casi, gli immobili risultavano intestati a soggetti completamente ignari, talvolta coinvolti solo formalmente tramite la sottoscrizione inconsapevole di atti preliminari o dichiarazioni predisposte ad arte.

Il danno stimato per l’erario è enorme, non soltanto in termini economici diretti, ma anche per l’effetto distorsivo arrecato alla corretta allocazione delle risorse pubbliche stanziate per il rilancio del comparto edilizio e dell’economia nazionale.

I proventi illeciti, ottenuti dalla cessione fraudolenta dei crediti, sono stati successivamente riciclati e reimpiegati mediante complesse operazioni finanziarie e l’acquisto di beni di lusso, immobili e autovetture di alta gamma, nel chiaro intento di ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa delle somme e di reinserirle nel circuito economico legale.

Il ruolo degli indagati

Secondo quanto emerso dalle indagini, le condotte illecite sarebbero state orchestrate da un sodalizio criminale composto da tre soggetti:

– un imprenditore con precedenti specifici per reati tributari e fallimentari, ideatore del meccanismo fraudolento;
– un prestanome, formalmente intestatario delle società utilizzate per la creazione dei crediti fittizi;
– una commercialista attiva tra le province di Prato e Pistoia, già rappresentante legale di una delle imprese coinvolte e materialmente incaricata della trasmissione all’Agenzia delle Entrate delle comunicazioni finalizzate alla generazione dei falsi crediti. – [CONTINUA SU FONTE]