Superbonus e maxi-truffa: sequestrati 23 milioni per il palazzo milanese dove abita Salvini

27/05/2025 – Un sequestro da 23 milioni di euro è stato disposto dal Gip di Milano nell’ambito di un’inchiesta sui presunti illeciti legati al superbonus 110%. L’indagine, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e coordinata dalla procuratrice aggiunta Bruna Albertini, ruota attorno alla ristrutturazione di un immobile situato in via Borsi, nella periferia sud di Milano. Un tempo conosciuto come “fortino della droga”, oggi ospita anche un appartamento intestato a Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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Al centro dell’inchiesta due società: la Mir Solution, studio tecnico coinvolto nella progettazione e certificazione degli interventi, e la GS Srl, riconducibile al gruppo Carrefour e formalmente committente dei lavori. Entrambe sono destinatarie del provvedimento di sequestro. A far scattare l’allarme è stata un’inchiesta giornalistica pubblicata mesi fa da MilanoToday, che ha sollevato dubbi sull’anomala lievitazione dei costi di ristrutturazione. Da lì, l’intervento della magistratura.

Secondo gli inquirenti, i lavori di riqualificazione sarebbero stati gonfiati in maniera artificiosa per accedere a fondi pubblici garantiti dal superbonus. L’ex complesso popolare, inserito in un programma di rigenerazione urbana, è stato completamente ristrutturato grazie agli incentivi del 110%, trasformandosi in un moderno condominio. Tuttavia, le cifre presentate per ottenere i benefici fiscali avrebbero superato i limiti della congruità previsti dalla normativa.

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