Ne dà notizia il giornalista Andrea Scanzi su Facebook: Svelata da due deputati M5S (Businarolo e Colletti) legge ad personam

M5S, svuota carceri legge ad personam. Scanzi: “Ne beneficia Berlusconi”

Due deputati del M5s, Businarolo e Coletti, additano la legge svuota carceri, come legge ad personam. Critiche, attraverso facebook, anche dal parte del giornalista de Il Fatto Quotiano, Andrea Scanzi che ne individua i “primi beneficiari: Berlusconi, Fede, Mora e Minetti”.

M5S, svuota carceri legge ad personam. Scanzi: "Ne beneficia Berlusconi"
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Il decreto legge “svuota carceri” è in realtà una legge ad personam. Questa è l’accusa rivolta dal M5S, in particolare da due deputati, Francesca Businarolo e  Andrea Coletti. Il ministro Cancellieri, porterà mercoledì 26 giugno, al consiglio dei ministri, il decreto per contrastare l’eccessivo affollamento delle carceri. Per adesso è solo una bozza, ma se venisse confermata, secondo Il Fatto Quotidiano, “renderebbe felici molte persone. A partire da Silvio Berlusconi e dai suoi coimputati nel processo Ruby”. Più che legge ad personam, sarebbe da definire legge ad personas, al plurale, in quanto favorirebbe più soggetti, e tra questi “a beneficiarne di questo indulto permanente saranno pure i mafiosi” scondo i due deputati pentastellati.
Andrea Scanzi, noto giornalista del Il Fatto Quotidiano, scrive a proposito della vicenda, su facebook, ciò che comporterebbe questo decreto, in caso venisse approvato, in modo molto chiaro:”Svelata da due deputati M5S (Businarolo e Colletti) la legge ad personam svuotacarceri. Mercoledì il ministro Cancellieri presenterà il decreto in aula. Primi beneficiari (in caso di condanna): Berlusconi, Fede, Mora, Minetti. Agevolazioni anche per i boss mafiosi. E grandi premi per chi delinque dimostrando poi di essere drogato (in quel caso lavori socialmente utili e niente galera). Pdl entusiasta, Pd d’accordo. Viva il Governo Letta. Vamos”.
La legge, denominata ironicamente Salva-Silvio, secondo Il Fatto Quotidiano, favorirebbe il leader pidiellino, in quanto garantirebbe sconti di pena per gli ultra settantenni. Dunque se Berlusconi, dovesse essere condannato a 6 anni, come richiesto dalla Boccassini, nel processo Ruby, per concussione e induzione alla prostituzione, la pena verrebbe scontata: i primi 2 anni agli arresti domiciliari, gli altri 4 anni da scontare ai servizi sociali. Se la pena dovesse essere inferiore ai 4 anni, niente domiciliari, direttamente libertà. 
E’ da precisare che questo non vale, per chi è stato condannato per reati di stampo mafioso e reati a sfondo sessuale, particolarmente gravi. Tuttavia un piccolo regalo c’è per i mafiosi, che potranno godere, a prescindere dall’età, degli ultimi due anni di pena agli arresti domiciliari.

FONTE: Il Fatto Quotidiano