02/05/2020 – Avevamo in casa dei geni ma non lo sapevamo. La Governatrice Tesei ha annunciato in pompa magna un piano per anticipare la ripartenza in Umbria. Il piano si chiama: io vorrei, non vorrei, ma se vuoi. E consiste nel fatto che Giuseppe Conte si prenda le responsabilità al posto suo. Avevano promesso un braccio di ferro serrato, coltello fra i denti. Noi apriamo! Così titolavano i giornaloni vicini alla Lega con tanto di foto in posa epica della Presidente!
Così il piano l’ha presentato al Governo, ma non ha ottenuto nulla, perché le ripartenze differenziate per regione sono già previste dal 18 maggio. Questo era previsto e questo sarà (salvo impennate dei contagi nei prossimi gioni). È una questione di estrema importanza per la sicurezza dei cittadini, come ampiamente descritto da più parti nei giorni precedenti, e la stessa Tesei nonostante la ridicola occupazione del Parlamento da parte “dell’asilo leghista” è la prima a rendersene conto.
Tanto che l’assessore regionale alla Sanità Coletto invita alla prudenza, con una frase molto chiara rispetto all’emergenza covid-19: “Il mostro c’è ancora, l’abbiamo solo ferito”.
Non sia mai che le cose vadano male e siano chiamatati a rispondere delle loro azioni.
In sostanza è stata tutta una pantomima per togliersi di dosso le pressioni di alcune associazioni di categoria e buttare nuovamente la colpa sul governo Conte. Intanto continuano a non proferire mezza parola sulla cassa integrazione in deroga e sul perché stanno buttando 3 milioni di euro su un progetto, quello dell’ospedale da campo, mentre ci sono strutture chiuse o che stanno cadendo a pezzi. Silenzio su tutti i temi strategici che riguardano le sfide che ci aspettano come Regione. Silenzio su come sostenere le imprese. Silenzio sui cittadini di Giove stremati e abbandonati da 20 giorni di zona rossa. Silenzio su tutto. L’importante è far credere che hanno vinto. – [di Thomas de LUCA M5S]
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