Terremoto in Regione Calabria, Inchiesta su un appalto di mascherine, arrestati M. M. (ex dg Agenzia Dogane) e Pini ex deputato leghista.
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25/06/2023 – C’è anche un maxiappalto con l’Ausl Romagna per la fornitura di mascherine nell’inchiesta che ha portato all’arresto, fra gli altri, dell’ex direttore generale dell’Agenzia delle Dogane, Marcello Minenna e dell’ex parlamentare leghista Gianluca Pini. I due sono ai domiciliari.
Secondo l’ipotesi accusatoria della procura di Forlì, il parlamentare avrebbe ottenuto un appalto milionario dall’Azienda Usl Romagna per la fornitura di mascherine, nonostante non esistesse nessuna specifica attitudine aziendale, lucrando così anche sulla pandemia di Covid.
Un pactum sceleris fra P. e M.: è l’ipotesi dei pm di Forlì, alla base degli arresti dei due. Secondo gli inquirenti, infatti, Pini aveva promesso a M. di “accreditarlo all’interno della Lega in modo venisse considerato un uomo di quel partito e gli prometteva la conferma della nomina a dg dell’Agenzia delle Dogane a seguito del cambio del governo, che effettivamente otteneva”.
M., continuano i pm, “accettava le promesse in cambio dell’asservimento della sua funzione pubblica”, in particolare “alle richieste di Pini in occasione di importazione di merci” fra cui le mascherine al centro dell’inchiesta.
L’inchiesta partita da un sequestro di cocaina
Tutta l’inchiesta è partita da un sequestro di 28 chili di cocaina nel gennaio 2020. Le indagini hanno infatti scoperto che, dietro alla droga sequestrata su un camion proveniente dal Belgio, c’era un imprenditore forlivese con precedenti, che lavora nel settore dell’autotrasporto.
Dalle intercettazioni, la procura di Forlì ha scoperto che aveva un consolidato rapporto con l’ex parlamentare Pini, non più in carica dalle elezioni del 2018. La procura romagnola accusa i due di un vero sistema, con scambi di favori. L’imprenditore forlivese, per il quale si ipotizza il traffico internazionale di stupefacenti, investiva il denaro in attività apparentemente lecite. Pini, secondo la procura di Forlì, aveva creato legami in varie istituzioni: le misure cautelari hanno riguardato infatti anche funzionari dell’Usl Romagna, appartenenti alle forze di polizia e un funzionario della prefettura di Ravenna. – (Continua su Fonte)
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