Il più grande disastro Ambientale della storia abruzzese moderna: «terribile sospetto» che anche le analisi pubbliche venissero manipolate.
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CHIETI 04/10/2014: Processo Discarica dei veleni di Bussi sul Tirino e dichiarazioni dei Pubblici Ministeri. Diciotto richieste di condanna e una di assoluzione, pene che variano da 4 a 12 anni e otto mesi. Si è chiusa così la requisitoria dei pm Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini che in due giorni hanno ricostruito in Corte d’Assiste a Chieti il disastro ambientale di Bussi in tutta la sua drammaticità. «Il più grande disastro della storia abruzzese moderna», lo ha definito la Mantini. Dito puntato contro gli ex dirigenti Montedison e Ausimont e dello stabilimento di Bussi. Durante la requisitoria l’accusa ha evidenziato, fra altro, l’insabbiamento della verità, la sistematica falsificazione di dati, resa evidente in aula dal confronto fra le tabelle vere delle analisi che venivano effettuate dai laboratori a cui faceva riferimento Montedison. Delineata una sorta di collusione da parte degli enti: su tutto anche il «terribile sospetto» che anche le analisi pubbliche venissero manipolate. L’accusa ha poi tirato fuori documenti importanti: in uno, ufficiale, interno alla Montedison, non solo si ammetteva la gravità dell’inquinamento ma c’era nero su bianco il vincolo al segreto, in particolare sulla discarica Tremonti. Fonte
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