13/01/2016 – Prima la riforma costituzionale, poi le poltrone: Renzi cambia calendario (e beffa le opposizioni). Aggiustati i tempi in Senato: il 19 gennaio il voto sulla nuova Costituzione e il 21 il rinnovo delle Commissioni. M5S e Forza Italia protestano.
Tra le proteste delle opposizioni (che però già sapevano come sarebbe andata a finire), il calendario del Senato è stato aggiustato stamane proprio come fa più comodo a Renzi. Cioè secondo una logica che nei suk dell’Oriente verrebbe tradotta in «prima vedere i soldi, poi dare cammello».

Dove il cammello consiste nelle varie poltrone e poltroncine cui molti senatori ambiscono, le presidenze e vicepresidenze di commissione. Mentre la moneta da vedere subito consiste nella riforma costituzionale, che il premier vuole approvata prima di concedere il cammello, appunto.

Dunque la Conferenza dei capigruppo Palazzo Madama stamane ha fissato per il 19 gennaio il voto sulla nuova Costituzione e ha rinviato al 21 il rinnovo delle commissioni. Tuona il grillino Giarrusso che è una vergogna, rincara la dose il presidente dei senatori forzisti Romani, e forse non è una bella pagina di lotta parlamentare. Però intanto Renzi si è garantito abilmente un altro tratto di strada in discesa per la riforma cui maggiormente tiene. FONTE

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