Orrore a Bergamo, operatrice di un centro di accoglienza stuprata da un immigrato

20/09/2017 – Avrebbe violentato un’operatrice di 26 anni della struttura d’accoglienza che li ospitava a Fontanella, nella Bassa Bergamasca. Per questo motivo un migrante 20enne della Sierra Leone è stato fermato dai carabinieri nella mattinata di mercoledì 20 settembre.
La struttura è la cascina Fenatica, che accoglie richiedenti asilo da un paio d’anni. Una ventina i profughi ospitati. A gestire la comunità è la Terra Promessa Società Cooperativa Sociale, nella galassia della coop Rinnovamento di Antegnate fondata da padre Antonio Zanotti, che si occupa di inserimento lavorativo per persone svantaggiate.
L’accaduto è stato ricostruito dal procuratore generale Walter Mapelli, dal comandante dei carabinieri di Bergamo Biagio Storniolo e dal tenente Domenico Baldassarre: la ragazza, una mediatrice culturale del centro, mercoledì mattina attorno alle 10 sarebbe stata avvicinata dal ragazzo che l’avrebbe spinta all’interno di un bagno dove si sarebbe consumato l’abuso.

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Le urla della ragazza hanno richiamato l’attenzione di altri due ospiti del centro che hanno sfondato la porta e costretto il 20enne alla fuga al di fuori della struttura, dopo essersi gettato da una finestra al primo piano: nel frattempo, però, sono giunti sul posto i carabinieri della stazione di Calcio, subito allertati, che grazie alla descrizione del migrante in fuga l’hanno fermato poco dopo: è stato il maresciallo Murrone a bloccarlo dopo averlo rincorso per alcuni metri.
Sul posto anche il Nucleo investigativo dei carabinieri di Bergamo per i rilievi del caso, coordinati dal sostituto procuratore Davide Palmieri.
Sul posto è intervenuto il personale medico a bordo di un’ambulanza: la vittima dell’abuso è ora ricoverata all’ospedale di Treviglio con una prognosi di trenta giorni.

L’autore si trova nelle camere di sicurezza della caserma di Treviglio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Sull’episodio è intervenuto il deputato bergamasco della Lega Cristian Invernizzi: “Questa mattina intorno alle 10,30 presso il centro d’accoglienza di Fontanella è stata consumata una violenza carnale ai danni di un’educatrice culturale italiana di 26 anni. L’autore dello stupro, già preso in consegna dai Carabinieri, è uno straniero di 20 anni della Sierra Leone che alloggiava presso il centro.
Siamo di fronte all’ennesima follia, l’ennesimo abuso di uno straniero ai danni di una donna. Chi vuole far finta di non vedere lo scempio di questa falsa accoglienza di falsi profughi è responsabile quanto i carnefici. Subito castrazione chimica ed espulsione immediata per questi soggetti”.



Anche la responsabile di giustizia del Pd bergamasco Laura Rossoni ha detto la sua: “Ferma condanna per questo episodio gravissimo ai danni di una giovane operatrice alla quale vanno la mia solidarietà e vicinanza di donna prima ancora che di avvocato impegnato contro la violenza di genere.
L’autore della violenza, già identificato e arrestato, deve essere punito secondo quanto previsto dalla legge, ma mi auguro che non si cavalchi questo terribile fatto per un mero tornaconto politico”. – FONTE

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