Sventata una truffa dei diamanti da un poliziotto libero dal servizio, tre palermitani denunciati

A diamond is polished at the Krochmal and Cohen diamond factory in Johannesburg, Monday, Oct. 17, 2005. The government has vowed to press ahead with legislative attempts to take greater control of the country's diamonds and weaken the grip of the de Beers giant, dismissing arguments that this could disrupt global markets and lead to job losses. (AP Photo/Denis Farrell)

27/10/2019 -La Polizia di Stato ha denunciato due palermitani, un 58enne dell’Albergheria ed un 49enne della Zisa, autori di un tentativo di truffa non andato a segno grazie alla provvidenziale presenza, nei pressi del luogo del reato, di un poliziotto libero dal servizio del Commissariato “Zisa.

Si tratta della cosiddetta “truffa del diamante”: ieri, in tarda mattinata, in via Selinunte, un anziano cittadino è stato avvicinato da un individuo, accreditatosi quale marinaio, appena sbarcato nel capoluogo.

Questi, con la solita teatrale platealità, ha rappresentato l’esigenza di ricavare denaro, “svendendo” delle pietre preziose ed offrendo l’affare al malcapitato.

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Sono entrati a questo punto in scena un finto gioielliere che, con tanto di lente di ingrandimento, ha certificato la bontà del prezioso offerto ed un finto acquirente che, in men che non si dicesse, ha reperito una mazzetta di banconote, poi rivelatesi false, dettosi “pronto” all’acquisto del gioiello.

Alla vittima è stato chiesto di contribuire all’acquisto “in società” del gioiello, versando solo 500 euro rispetto a quella più cospicua di 7500 euro, pagata invece dal finto acquirente.

E’ stato in questa fase avanzata della trattativa ormai ad un passo dal concretizzarsi che è entrato in azione il poliziotto.

L’agente ha riconosciuto in uno di quegli uomini un pregiudicato della zona, intuendo cosa stesse accadendo, ha raggiunto vittima, finto acquirente e finto marinaio (il finto gioielliere si era allontanato da poco), ha quindi fermato i due malviventi, chiedendo contestualmente l’ausilio degli equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Copmmissariato P.S. “Zisa.-Borgo Nuovo” che poi hanno condotto i due impostori in ufficio.

I due, a seguito di riconoscimento fotografico, sono stati ritenuti responsabili anche di un’altra truffa, stavolta andata a segno, una decina di giorni orsono sempre nel quartiere Zisa. In relazione ad entrambi gli episodi, la truffa ed il tentativo di truffa, i due soggetti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.

La Polizia di Stato lancia un appello a tutti i cittadini affinchè diffidino, senza tentennamenti ed esitazioni, da chi cerchi di vender loro gioielli od oggetti preziosi a prezzi stracciati, a maggior ragione da chi lo faccia per strada secondo lo schema consolidato e suindicato che consti della partecipazione di un venditore di passaggio, di un acquirente interessato ad un veloce acquisto e di un gioielliere, perito per l’occasione.

In tali circostanze, è alta la possibilità che siate vittime di un tentativo di truffa: rifiutate di consegnare denaro e contattate tempestivamente le Forze dell’Ordine. – [FONTE]
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