In Spagna si può. Nella finanziaria più risorse per sanità, RdC, indigenti e giovani. Più tasse per banche e colossi energetici!

Spanish Prime Minister Pedro Sanchez (C) poses with his new ministers for a family photo following their first cabinet meeting at La Moncloa palace in Madrid on June 8, 2018. - King Felipe VI yesterday swore in Spain's new pro-EU government, with women holding the majority of ministerial posts. Socialist Prime Minister Pedro Sanchez named 11 women to top posts including defence and economy in a cabinet with six male ministers. That makes it the European government with the highest ratio of female cabinet ministers, ahead of Sweden's, which has 12 women and 11 men. (Photo by JAVIER SORIANO / AFP) (Photo credit should read JAVIER SORIANO/AFP/Getty Images)

24/12/2022 – Questa settimana il Senato spagnolo ha approvato definitivamente la legge di bilancio per il 2023, che entrerà in vigore il prossimo primo gennaio, con 145 sì, 118 no e nessuna astensione. Tra i voti a favore, quelli di Psoe, Unidas Podemos, Esquerra Republicana di Catalogna, Partito Nazionalista Vasco, EH Bildu, Partito Aragonese, Partito Regionalista di Cantabria e Coalizione Canaria. La nuova manovra prevede una spesa sociale record di 274 miliardi, inclusi i fondi europei. In particolare, aumentano le risorse destinate alle borse di studio, alla sanità, alla previdenza, alla lotta contro la violenza di genere. Inoltre, verranno rivalorizzate le pensioni e aumenta l’ingresso minimo vitale.

Tasse alle banche e compagnie energetiche e una patrimoniale – Il giorno dopo l’approvazione della manovra, il Senato ha approvato definitivamente le nuove tasse straordinarie alle banche e compagnie energetiche e la patrimoniale, annunciate negli scorsi mesi. Con le prime due, il governo prevede di raccogliere 10 miliardi nei due anni in cui saranno in vigore (2023 e 2024), anche se si riserva la possibilità di renderle permanenti, qualora raggiungano i risultati sperati. Il governo annunciò questa misura facendo leva sugli utili straordinari di banche e compagnie energetiche, dopo l’aumento dei tassi d’interesse e del costo delle materie prime. Inizialmente l’esecutivo prevedeva di tassare gli utili; tuttavia, successivamente si è deciso che verranno applicate sulle entrate delle grandi entità. La patrimoniale, invece, verrà applicata sulle grandi fortune superiori ai tre milioni di euro. Sarà progressiva: dell’1,7% tra i tre e i cinque milioni, del 2,1% tra i cinque e i dieci milioni, del 3,5% per i redditi superiori. – Articolo completo su FONTE