Udine, truffa da 10 milioni su residenze per anziani e minori: “Salute a rischio”. 8 arresti: in carcere il titolare Blasoni, ex Forza Italia
Chi era Blasoni: dalle condanne alla carriera con Forza Italia
Massimo Blasoni non è nuovo a problemi con la giustizia. Condannato nel 1996 per esercizio abusivo della professione (si era spacciato per consulente del lavoro), ha patteggiato sborsando 400mila lire. Nel 1999 invece una condanna a un anno e 9 mesi di reclusione con patteggiamento e sospensione della pena per bancarotta fraudolenta, falso in bilancio, evasione fiscale, appropriazione indebita, corruzione aggravata, reati commessi dal 1991 al 1996. Nel 2004 aveva ancora patteggiato 6 mesi di carcere sostituiti da un’ammenda di 6.800 euro per delitto colposo di danno e violazione delle regole relative agli infortuni sul lavoro. Comincia nello stesso periodo la sua carriera in politica con Forza Italia: è stato consigliere regionale dal 2003 al 2008, poi ancora per il Pdl dal 2008 al 2013. Nel dicembre scorso è stato assolto nell’inchiesta sulle spese pazze in Regione.
Le accuse: “Documentazione sistematicamente distrutta o occultata”
Per le Fiamme gialle, le strutture operative della società, “per massimizzare i profitti d’impresa, comprimevano al massimo il costo del personale di servizio impiegato ed erogavano prestazioni diverse per quantità e qualità rispetto agli standard normativamente e contrattualmente previsti, determinando una minore assistenza ad anziani e minori, anche a rischio di pregiudicarne il benessere e la salute”. A tale scopo, venivano rendicontate anche maggiori ore di assistenza socio-sanitaria, considerando tra queste prestazioni anche quelle effettuate da personale privo delle necessarie qualifiche e, di fatto, impiegate solo nei servizi di pulizia e di cucina. La documentazione attestante le presenze giornaliere degli operatori assistenziali e le ore di lavoro da loro realmente prestate era sistematicamente distrutta e/o occultata agli organi di vigilanza. Altre volte, prestazioni mai rese ai propri degenti erano falsamente rendicontate sulla base di fatture false emesse da professionisti compiacenti.
La frode scoperta grazia a una verifica fiscale delle Fiamme Gialle
Il sistema di frode è emerso grazie a una verifica fiscale condotta dalle Fiamme Gialle di Udine, con approccio multidisciplinare, nell’ambito della quale i finanzieri si erano accorti di alcune criticità nella rendicontazione degli oneri alle Aziendesanitarie nel comparto dell’assistenza agli ospiti delle residenze per anziani e delle comunità per minori. Il Procuratore della Repubblica di Udine, Antonio De Nicolo, e il sostituto Paola De Franceschi, che hanno coordinato le indagini, hanno voluto salvaguardare, nella richiesta di adozione delle misure cautelari, la continuità dei servizi di cura e assistenza degli ospiti e i rapporti di lavoro degli addetti alle strutture. – [FONTE]
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