A Pechino ricicla bottiglie di plastica e viaggi gratis in metropolitana

In tutta la Cina migliaia di persone si guadagnano da vivere raccogliendo le bottiglie dalla pattumiera e agli angoli di strada. Ma non basta a proteggere le città da inquinamento e sporcizia e si cerca sempre più di coinvolgere tutta la popolazione nel processo di riciclo della plastica. 
Per questo a cominciare da agosto in alcune stazioni delle metropolitana di Pechino sono state installate delle macchinette dove raccogliere le bottiglie: per ogni pezzo consegnato si riceve un centesimo che viene caricato sulla tessera dei trasporti. Si premia l’impegno per l’ambiente con uno sconto sul trasporto pubblico.”In Cina, è molto difficile che la gente faccia la raccolta differenziata e questo è un modo per convincere le persone a impegnarsi” spiega il direttore di Incom, che ha sviluppato il progetto. Nel mezzo di trasporto, ovvero al momento nella linea 10, sono state installate quattro macchinari atti a raccogliere i recipienti di plastica, secondo quanto riporta il sito China.org.cn. Per ogni bottiglia il passeggero riceverà tra i 0,5 e gli 0,15 dollari, che significa che con 15 bottilglie ci si può muovere liberamente per qualsiasi delle 8 linee e 105 stazioni della metropolitana della capitale cinese. Le bottiglie vengono raccolte in modo automatico e dopo inviate a un impianto di riciclaggio. Il servizio è ancora in fase di rodaggio e si spera che presto venga esteso a tutte le fermate della metropolitana di Pechino. Le autorità valuteranno anche la possibilità di estendere questo servizio alle fermate degli autobus e ad altri mezzi di trasporto. Le macchine però mettono potenzialmente a rischio il lavoro dei raccoglitori di bottiglie. “Sono preoccupato se ognuno porta bottiglie alle macchine, allora non saremo più in grado di raccoglierle” spiega questo lavoratore. In realtà il business del riciclo è in costante espansione e fa gola a molti. Non è dunque solo una questione di tutela dell’ambiente ma anche un affare milionario. 

Fonte e foto articolo www.cina.quotidiano.net