Virginia Raggi manda in vacanza i centurioni del Colosseo, 400 euro di multa a chi trasgredisce

14/07/2017 – Il nuovo provvedimento della sindaca Raggi, valido fino al 31 ottobre 2017, vieta ai centurioni di sostare nell’area del Colosseo e di tutto il Centro Storico di Roma. Gli obiettivi sono garantire la vivibilità dei beni culturali e assicurare il decoro e la sicurezza della città. È prevista una multa di 400 euro per i trasgressori.
La decisione della prima cittadina aggiunge un altro capitolo allo scontro fra i centurioni e il Comune di Roma, da tempo interessato a regolamentare – se non a impedire del tutto – la loro presenza a ridosso dei monumenti storici della capitale.

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Non è, infatti, la prima ordinanza che il Campidoglio a guida 5 stelle vara in materia: dopo la scadenza di un primo divieto, nel giugno 2016, avevano fatto seguito, a luglio, le ordinanze n. 30 e 31 che impedivano l’accesso “su tutto il territorio ricadente nel perimetro del sito Unesco”.
Ma già nel dicembre 2016, scaduto il secondo divieto, centurioni e risciò erano tornati per le strade del centro storico, presentando un ricorso al Tar di Roma che, nell’aprile successivo, ha annullato le ordinanze della Raggi.

Ora la sindaca è tornata sulla questione firmando la nuova ordinanza che – spiega in una nota del Campidoglio – richiama “quanto stabilito dal decreto legge n.14 del 20 febbraio 2017, convertito nella legge numero 48 del 18 aprile 2017, in base a cui il sindaco, quale rappresentante della comunità locale, può adottare specifici provvedimenti finalizzati a superare situazioni di grave incuria o degrado del territorio, dell’ambiente e del patrimonio culturale o di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana”



La misura, spiega ancora il Campidoglio, “è stata adottata soprattutto perché l’attività dei soggetti in costume, nelle aree dove la concentrazione di turisti è maggiore, influisce negativamente sulla circolazione stradale e impedisce la piena godibilità dei monumenti e delle bellezze paesaggistiche della città. L’attività è, inoltre, stata più volte condotta con modalità inopportune, insistenti e, talvolta, aggressive dei confronti dei visitatori”. FONTE

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