Berlusconi: “Se c’è un settore da riformare in Italia è la giustizia

Il Cavaliere ribadisce di non voler abbandonare la politica e conferma il sostegno al governo Letta: “Le dichiarazioni di qualche esponente del Pdl vanno intese come uno stimolo a fare di più”.
Rilancia il partito con cui scese in campo nel 1994 e conferma che non staccherà la spina al governo di larghe intese. Al centro, però rimane sempre il nodo giustizia. Silvio Berlusconi, in un’intervista al Tg1, sembra avvertire il presidente del Consiglio Enrico Letta: “Se c’è un settore da riformare in Italia è la giustizia“. Una questione diventata sempre più pressante dopo la condanna a 7 anni di carcere per concussione e induzione alla prostituzione nel processo Ruby che arriva dopo quella – in appello – a 4 anni per i diritti Mediaset e a un anno per la vicenda del nastro Fassino-Consorte. I retroscena degli ultimi giorni parlano di un pressing insistente degli stessi ministri del Pdl sul presidente del Consiglio perché finalmente dica una parola sulla situazione giudiziaria del leader di uno dei due principali partiti che sostengono il governo. Per contro Letta lo ha ribadito più volte: le vicende personali di Berlusconi non avranno nessuna influenza sulla vita dell’esecutivo. Tanto da giudicare irrilevante l’eventuale dichiarazione di ineleggibilità messa in calendario ad inizio luglio alla giunta per le elezioni. Prima ancora, a maggio, il capo del governo aveva dichiarato di non avere alcuna intenzione di farsi distrarre dalle discussioni sul tema giustizia che se ha un problema prioritario – è sempre stato il ragionamento di Letta – è nel settore civile, non certo in quello penale.