Retromarcia: il Pdl vota contro l’abolizione dell’Imu

In commissione salta anche la richiesta di esentare gli immobili interessati dal terremoto in Emilia
Durante al campagna elettorale il Popolo della libertà ne aveva fatto un cavallo di battaglia. La cancellazione dell’Imu sulla prima casa e la restituzione dell’ultima rata versata. Un principio fondamentale, perché la «casa è sacra» come ha spiegato più volte Silvio Berlusconi.
Peccato che una volta in commissione Pd e Pdl abbiano deciso di bocciare la norma. È successo questa mattina, quando le commissioni riunite Finanze e Lavoro della Camera hanno esaminato i primi emendamenti al decreto del governo 54/2013. Il provvedimento con cui Palazzo Chigi ha sospeso l’imposta municipale propria e rifinanziato gli ammortizzatori sociali in deroga.
L’obiettivo della maggioranza è quello di licenziare velocemente il testo, per trasmettere il provvedimento in Aula entro domani. E così i due relatori di Pd e Pdl hanno chiesto il ritiro di tutti gli emendamenti. Compresi quelli che mettevano nero su bianco alcuni punti del programma elettorale berlusconiano.
«I partiti che sostengono il governo – ha spiegato il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano – si riservano di intervenire sul merito dell’Imu al momento opportuno. Quando cioè il governo presenterà la legge di riordino».
Il risultato è comunque paradossale. L’emendamento 1.3 della Lega Nord chiedeva di introdurre il principio di «escludere dall’applicazione di imposta municipale propria l’abitazione principale e le pertinenze della stessa». Emendamento bocciato da tutti i partiti presenti, ad eccezione del Movimento Cinque Stelle e Lega Nord.
Ancora. La maggioranza ha votato contro l’emendamento 1.25 a firma dei due leghisti Massimiliano Fedriga e Filippo Busin. Una modifica al decreto che chiedeva di escludere «dall’applicazione di imposte sul possesso di immobili i fabbricati ad uso produttivo».
Fa sicuramente più discutere la bocciatura dell’emendamento 1.49, finalizzato a escludere dal pagamento dell’Imu, almeno per il 2013, «gli immobili accatastati e dichiarati inagibili, nell’area interessata dal terremoto del maggio 2012». Niente da fare. Come hanno spiegato i relatori della maggioranza, il decreto del governo è blindato.