
Minaccioso, raggelante, il discorso con cui il presidente russo Vladimir Putin prima dell’alba ha annunciato l’avvio di una “operazione militare” in Ucraina e conseguenze inimmaginabili per chi cercasse di fermarla: “Ho preso la decisione di un’operazione militare. Chiunque cerchi di interferire con noi, e peggio di creare minacce per il nostro paese, il nostro popolo, deve sapere che la risposta della Russia sarà immediata e vi porterà a conseguenze come non le avete mai sperimentate nella storia”. “Cari compagni, i vostri padri, nonni e antenati non hanno combattuto per la Madrepatria affinché i neonazisti prendessero il potere in Ucraina Avete giurato fedeltà al popolo ucraino e non alla giunta che deruba e tartassa il suo stesso popolo. Non seguite i suoi ordini criminali”
Al via l’”operazione militare” in Ucraina, ufficialmente per difendere i separatisti del Donbass. A notte inoltrata il presidente russo Vladimir Putin a sorpresa interviene nella tv pubblica e varca il Rubicone, proprio mentre si riunisce il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Un discorso aggressivo, in cui Putin tra l’altro ha invitato i soldati ucraini a deporre le armi e soprattutto minacciato di ritorsioni eventuali intromissioni esterne. “Ho preso la decisione di un’operazione militare”, ha detto poco prima delle 6 del mattino a Mosca. Spiegando che “un ulteriore allargamento della Nato ad est è inaccettabile” e che quelli dell’Alleanza atlantica sono “comportamenti immorali”. Chiarendo poi che “non è nei piani della Russia l’occupazione dell’Ucraina”. Le esplosioni Le esplosioni a Kiev cominciano a essere numerose. Il giornalista della Cnn, Matthew Chance, ha interrotto il collegamento per indossare il giubbotto antiproiettile con scritto “press” e l’elmetto. L’operazione avviene in collegamento diretto. Esplosioni in Ucraina sono segnalate anche dalle città di Charkiv e di Odessa presumibilmente oggetto dell’offensiva russa, come mostrerebbero alcuni video diffusi sul web. (LaStampa)