
12/03/2023 – Corruzione, un “cartello” di imprese svelato con trojan per i lavori del Parco di Selinunte: sei ordinanze. Interdetti ex direttore, 2 funzionari regione e 3 imprenditori. In sei sono accusati di aver truccato gli appalti al parco archeologico e alle Cave di Cusa e Pantelleria. Tra i lavori pilotati quelli per l’adeguamento alle norme anti covid al museo del Satiro danzante di Mazara del Vallo.
Appalti a imprese “amiche”, a volte assegnati con procedura di somma urgenza, in cambio di lavori di ristrutturazione e giardinaggio ma anche di mazzette e assunzioni. Ci sono anche imprenditori palermitani e agrigentini coinvolti nel blitz della guardia di finanza scattato all’alba con l’operazione “Selinus”. Tra i destinatari delle misure disposte dal gip (interdizione dei pubblici uffici e divieto di contrattare con la pubblica amministrazione) tre imprenditori, due funzionari pubblici e Bernardo Agrò, ex direttore (2020-2021) del Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, il più grande dell’Europa settentrionale.
La svolta sarebbe arrivata grazie al cellulare di uno degli imprenditori indagati, amico dell’ex direttore del Parco, in cui è stato installato un “trojan”. La guardia di finanza, infatti, avrebbe attivato il microfono del cellulare “infetto” riuscendo a registrare delle conversazioni dalle quali è emerso un “patologico sistema clientelare – si legge ancora in una nota – preso il Parco archeologico preordinato all’assegnazione di pubbliche commesse a un cartello di imprese, perlopiù agrigentine, riconducibili alle figure dei tre imprenditori”.